Tra freddo e neve 24 gruppi sportivi a sfidarsi nel Piccolo Tibet
A chiudere la classifica ufficiale ODV Val di Scalve e Polisportiva Mandello
LIVIGNO – Sono stati “I Prati” ad aggiudicarsi gli Special Games di Livigno. Una vittoria al centesimo di secondo per i dodici atleti e atlete di Cosio Valtellino che, all’annuncio, sono esplosi in momenti interminabili di euforia e felicità.
Alle competizioni, svolte dal 22 al 24 aprile, hanno partecipato 250 atleti rappresentanti 24 gruppi sportivi e altrettanti partecipanti, per un totale di 400 presenze. Un ritorno per gli Speciale Games dopo gli anni bui della pandemia, grazie a una sezione dello Sporting Club di Livigno che è riuscita a riproporre gli Special Games seguendo l’esempio delle manifestazioni promosse da decenni da Special Olympics con la guida di Carla Martinelli. Una fitta rete di collaborazioni che ha visto la partecipazione dell’amministrazione comunale, di diversi enti ed aziende locali oltre che della numerosa partecipazione dei maestri di sci, delle scuole di Livigno e dei volontari.
Ad aprire le gare la prova con le Ciaspole e a seguire, la cerimonia di inaugurazione con la sfilata nelle vie di Livigno fino alla piazza del comune con l’accensione della fiamma olimpionica e il saluto delle istituzioni e, a sorpresa, della squadra nazionale femminile di sci.
Il giuramento dell’Atleta Special Olympics ha nuovamente risuonato in questo fantastico contesto: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”. Al di là dei risultati, tutti hanno vinto: in particolare, in questa edizione è stato incredibile vedere la determinazione e la resistenza al freddo (da zero a meno cinque gradi) e alla neve che non hanno minimamente ridotto la voglia di esserci, di partecipare e di inondare di sorrisi e gioia tutta Livigno.
Per quanto riguarda la classifica ufficiale invece, primo posto quindi per I Prati con 253 punti seguiti dall’OdV Val di Scalve a quota 200 e dalla Polisportiva Mandello del Lario a 180 punti. Determinante per la squadra della Cooperativa Grandangolo è stata la presenza di ben tre volontarie e un volontario senza le quali non sarebbe stato possibile garantire la partecipazione ad atleti e atlete.
