SONDRIO – Rimane in carcere Mohammed Rebani, il 64enne marocchino che ha confessato di aver ucciso accoltellandona la moglie Emilia Nobili, ex insegnante di 75 anni, all’interno dell’abitazione di famiglia a Poggiridenti. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecco ha convalidato il fermo dell’uomo e disposto la custodia cautelare in carcere, dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto nelle scorse ore.
Sarà l’autopsia, in programma domani mattina all’obitorio dell’ospedale di Sondrio, a fare maggiore chiarezza sull’orario del decesso e sulle modalità dell’aggressione. Solo dopo il completamento degli accertamenti medico-legali, la salma sarà restituita ai familiari per la celebrazione dei funerali.
La procura di Sondrio, competente per territorio, ha assunto la guida delle indagini. Gli inquirenti stanno passando al vaglio gli elementi raccolti, comprese eventuali segnalazioni pregresse e testimonianze che potrebbero delineare un quadro più preciso del contesto familiare in cui è maturato l’omicidio. Intanto Mohammed Rebani rimane rinchiuso nella casa circondariale di Lecco.