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Valtellina e Valchiavenna sotto il dominio austriaco: al via il ciclo d’incontri

Redazione VN – 2 Aprile 2024

Attualità, Centro Valtellina, Sondrio

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Foto di Visita Sondrio

Tra aprile e maggio cinque appuntamenti a Sondrio

L'iniziativa in ricordo dello storico locale Sandro Massera

SONDRIO – La Valtellina e la Valchiavenna sotto il dominio austriaco nei seminari di studio Sandro Massera: di questo si parlerà tra aprile e maggio nell’iniziativa promossa dagli Amici della Biblioteca di Sondrio con il Comune di Sondrio, la Biblioteca Rajna e la Società Economica Valtellinese per ricordare il brillante ricercatore di storia locale e insegnante.

Gli incontri, aperti al pubblico, si terranno nella Sala Besta della Banca Popolare di Sondrio. Cinque appuntamenti, sempre il mercoledì, alle ore 17.30, il 3, il 10 e il 17 aprile, l’8 e il 15 maggio, che avranno quali relatori Guglielmo Scaramellini, Cristina Pedrana, Felice Mandelli, Pierluigi Zenoni e Guido Borghi.

Dall’inquadramento generale della provincia di Sondrio in età lombardo-veneta, tra il 1815 e il 1859, proposto nel primo incontro, a temi più specifici, quali la viabilità e le strade, le bonifiche e gli interventi di riassetto idrogeologico, le donne nell’industria e nel sindacato, l’origine delle lingue usate nella Lombardia austriaca.

“Sosteniamo molto volentieri gli Amici della Biblioteca che promuovono una serie di incontri sulla storia della nostra città e della nostra provincia che rispondono a un evidente interesse dei cittadini se si considera il successo dell’edizione dello scorso anno – commenta l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta -. Quest’anno il periodo storico trattato arriverà fino al 1859 e abbraccerà molteplici aspetti storico-sociali e anche linguistici”.

Massera fu anche promotore del Centro di Studi Storici Valchiavennaschi di cui fu consigliere fino al 2003. Membro autorevole del Consiglio della Fondazione Pro Valtellina, dal 1964 al 1997 è stato Consigliere della Società Storica Valtellinese e dal 1970 al 1987 vicepresidente del sodalizio.

L’iniziativa segue di un anno la prima edizione dei seminari di studio in ricordo di Sandro Massera che aveva visto una larga partecipazione e ottenuto riscontri molto positivi.

Ecco giorno per giorno i temi affrontati negli incontri:

  • Mercoledì 3 aprile conferenza ‘Un territorio in cerca di identità. La provincia di Sondrio in età lombardo-veneta’ tenuta dal Prof. Guglielmo Scaramellini nella quale cercherà, con una accurata analisi storica, di rispondere alla domanda posta nel titolo del suo intervento, e cioè se, nel pur breve periodo Lombardo-Veneto, il “territorio” ha trovato una propria identità;
  • Mercoledì 10 aprile conferenza ‘La viabilità: strade e manufatti in Valtellina e Valchiavenna nella prima metà dell’800’nella quale la professoressa Cristina Pedrana analizzerà i motivi politici e militari che spinsero il pragmatico Governo austriaco a dedicare grande impegno nel far progettare e costruire le strade della Valtellina e Valchiavenna, soprattutto nei primi anni del dominio;
  • Mercoledì 17 aprile la conferenza ‘Le bonifiche e gli interventi di riassetto idrogeologico’, nella quale l’Ing. Felice Mandelli illustrerà come, già dagli inizi dell’800, si comprese l’importanza di dare un assetto regolare alla piana delle valli dell’Adda e della Mera, contenendo da una parte le esondazioni dei fiumi e dall’altra facendo sì che un efficiente drenaggio consentisse una efficace attività agricola;
  • Mercoledì 8 maggio conferenza Le Filandaie: il protagonismo delle donne nell’ industrializzazione della provincia e nella nascita del sindacato, di Pierluigi Zenoni, che affronterà il tema dell’iniziale processo di industrializzazione manifatturiera della provincia a partire dall’industria serica. La manodopera a prevalenza femminile, lottando contro i disagi e lo sfruttamento del lavoro in filanda, creerà i primi embrioni del sindacato valtellinese;
  • Mercoledì 15 maggio conferenza ‘Processi storici all’origine delle lingue usate nella Lombardia austriaca’, del Prof. Luigi Borghi, che tratterà questo tema originale e inedito illustrando il repertorio sociolinguistico e i processi storici all’origine delle lingue usate in Lombardia, che comprendeva l’italiano come unica lingua ufficiale (il tedesco era solo usato nella corrispondenza con Vienna) e tutte le varietà lombarde locali che rappresentano la naturale trasformazione del latino tardoimperiale.