Castione Andevenno

Castione. Posata una targa per il comandante partigiano Riccardo Rinaldi

Fu catturato a Vendolo da una pattuglia fascista e barbaramente ucciso.

Presenti alla cerimonia l'assessore Franchetti e il presidente ANPI Spolini.

Redazione VN – 30 Aprile 2025 13:02

Castione Andevenno, Centro Valtellina, Attualità

Cerimonia targa comandante partigiano Riccardo Rinaldi

CASTIONE ANDEVENNO – Posata a Vendolo di Castione Andevenno una targa in ricordo di Riccardo Rinaldi “e di quanti si prodigarono nelle sue cure, per ricordare tutti coloro che incuranti del pericolo e disinteressatamente, se non alimentati dallo spirito antifascista e di riscatto morale degli italiani,  si prodigarono in tutti i modi per salvare la vita al comandante partigiano”, come scrive ANPI, Comitato Provinciale di Sondrio.

Riccardo Rinaldi è stato nel 1944 il commissario del 13° distaccamento della 40a Brigata Garibaldi ”Matteotti”. Era nato a Milano il 24 febbraio del 1924 e appena vent’enne, giovane comunista, aveva raggiunto le montagne di Postalesio-Castione aggregandosi alle formazioni partigiane garibaldine per dare il suo contributo alla lotta per la liberazione del nostro paese dal nazi-fascismo.

Nella notte del 3 agosto 1944 ci fu un’azione partigiana contro il presidio fascista presso la diga Venina, nell’omonima valle, durante la quale il Rinaldi fu gravemente ferito ai polmoni da schegge di bombe a mano e da una pallottola che gli trapassò da parte a parte il torace. Dopo aver ricevuto le prime cure a San Salvatore di Albosaggia da parte del dott. Giumelli e sui maggenghi di Postalesio, fu poi accolto e assistito nel mese di settembre 1944 nell’abitazione della signora Nila Melè ved. Moroncelli a Vendolo e curato incessantemente per oltre due mesi dal Partigiano infermiere Guido Festoli e dai medici dottori Emma e Fancoli.

Purtroppo, una volta ristabilito, il 21 dicembre 1944 venne catturato a Vendolo da una pattuglia della milizia fascista e condotto a Gaggio di Castione Andevenno dove fu seviziato e barbaramente ucciso assieme al sondriese Alberto Pedrini comandante della Brigata Sondrio della 1° Divisione Alpina Valtellina “G.L.”.

Alla cerimonia di scopertura della targa ha partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Castione Andevenno, l’assessore Massimiliano Franchetti e il Presidente provinciale ANPI Sondrio Sergio Spolini che ha ricordato gli avvenimenti e i valori che hanno animato le persone, come quelle che si ricordano nella targa, che hanno con il loro agire contribuito a sconfiggere un regime totalitario, quello fascista, che in 20 anni di potere ha portato alla rovina il nostro paese.