Chiavenna

A Chiavenna il Rapporto Montagne 2025 di Uncem: al centro servizi, sanità e sviluppo locale

Amministratori e rappresentanti istituzionali a confronto sui temi chiave per il futuro delle aree alpine.

Maffezzini: "Sanità, trasporti e istruzione sono fondamentali per restare e crescere in montagna".

Redazione VN – 6 Novembre 2025 14:04

Chiavenna, Valchiavenna, Attualità

Rapporto Montagne Chiavenna

CHIAVENNA – Servizi essenziali, sanità, istruzione, trasporti e incentivi per chi fa impresa: sono i grandi temi emersi dal Rapporto Montagne 2025, presentato ieri pomeriggio nella sede della Comunità Montana della Valchiavenna. Un incontro partecipato, che ha riunito numerosi rappresentanti istituzionali e amministratori locali, tra cui Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, Davide Trussoni, presidente della Comunità Montana, e Tiziano Maffezzini, presidente di Uncem Lombardia.

Nel suo intervento, Tiziano Maffezzini ha ricordato il ruolo strategico di Regione Lombardia, una delle poche in Italia ad aver mantenuto le Comunità Montane, strumenti di rappresentanza e pianificazione che operano in un territorio che copre il 45% della superficie regionale ma ospita solo il 10% della popolazione. «Dobbiamo smettere di considerarci marginali – ha sottolineato Maffezzini –. La montagna è una risorsa, non un limite. Sanità, trasporti e istruzione sono fondamentali per restare, ma anche per rendere attrattivi i nostri territori, puntando su ciò che sappiamo fare bene».

Un passaggio importante anche sul tema della digitalizzazione e dell’innovazione, strumenti oggi imprescindibili per ridurre le distanze e garantire pari opportunità. «Almeno 500 giovani ogni anno lasciano la valle per lavorare altrove – ha aggiunto Maffezzini –. Dobbiamo agire, perché i protagonisti del nostro futuro siamo noi. Serve partecipare alle scelte nazionali, incidere sull’autonomia differenziata, sulla riforma degli enti locali e sulla legge per la montagna, di cui attendiamo i decreti attuativi».

A raccogliere le riflessioni locali è stato Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem, che ha presentato il Rapporto Montagne 2025, realizzato nell’ambito del Progetto Italiae del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Pubblicato lo scorso giugno, il volume – quasi 800 pagine di analisi, grafici e tabelle – rappresenta un quadro completo delle criticità e delle opportunità delle aree montane italiane.

Rapporto Montagne Chiavenna

Bussone ha evidenziato come, nonostante il saldo naturale negativo, la montagna stia registrando un saldo migratorio positivo: circa 100.000 persone tra il 2019 e il 2023 hanno scelto di trasferirsi in uno dei 3.500 Comuni montani italiani, soprattutto nel Nord. «Chi sceglie la montagna – ha spiegato Bussone – cerca qualità della vita, ma chiede servizi adeguati: scuole, assistenza sanitaria, connessioni e infrastrutture. Proprio mentre cresce la domanda di servizi, diminuiscono i trasferimenti statali ai Comuni. Il Rapporto Montagne, che mancava dal 2017, serve a misurare, programmare e non ripetere gli errori del passato».

Il volume, dal titolo “Istituzioni, movimenti, innovazioni. Le Green Community e le sfide dei territori”, è articolato in sette sezioni e affronta temi come spopolamento e neo-popolamento, dinamiche economiche e sociali, e le Green Community come modello di sviluppo sostenibile.

La presentazione è stata anche l’occasione per fare il punto sull’attività della Comunità Montana della Valchiavenna, che in 52 anni di lavoro ha sostenuto i Comuni con servizi associati e progetti di sviluppo locale.
Un percorso culminato nel riconoscimento ufficiale, lo scorso marzo, da parte della Commissione Europea, della Valchiavenna come area economica remota con condizioni particolari, con deroga al regime “de minimis” sugli aiuti di Stato a favore delle piccole imprese locali.

Un risultato importante, frutto di una programmazione lungimirante che ha permesso al territorio di cogliere le opportunità offerte dai bandi Interreg e di consolidare un modello di sviluppo equilibrato tra innovazione, sostenibilità e qualità della vita.