Chiavenna

Chiavenna. ‘Progetto Interreg Amalpi 18’: all’evento conclusivo l’assessore regionale Sertori

Un'iniziativa che collega punti d'interesse italo-svizzeri, costruendo un percorso geoculturale transfrontaliero.

"Un progetto inedito sull'arco alpino, di estrema importanza per la conoscenza geologica e prevenire le calamità, oltre a esaltare la bellezza delle valli".

Redazione VN – 23 Ottobre 2023

Chiavenna, Valchiavenna, Cultura

Chiavenna progetto Interreg-Amalpi 18

CHIAVENNA – “Si tratta di un progetto Interreg molto importante e inedito sull’arco alpino che ha l’obiettivo di accrescere l’attrattività della Bregaglia-Valchiavenna-Moesa-Ticino promuovendo un’innovativa strategia di fruizione delle risorse naturali e culturali. In un contesto storico-paesaggistico comune, viene individuato un percorso geoculturale transfrontaliero a carattere scientifico e divulgativo, che farà perno sul nuovo Centro Tranfrontaliero Grandi Frane Alpine della Valchiavenna“.

Così si è espresso Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica e Rapporti con la Confederazione elvetica, durante l’evento conclusivo del Progetto Amalpi 18 a Chiavenna, finanziato nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Svizzera, con costo complessivo di 2.186.776 euro e articolato in tre sezioni: Amalpi Center, composto dal centro grandi frane alpine nell’ex Convento dei Frati Cappuccini e dalla chiesa di San Giuseppe a Chiavenna, con scopi didattici, divulgativi e conoscitivi con relativa mostra ‘le grandi frane alpine’; Amalpi Trek: un percorso escursionistico dal Passo del Maloja al Gottardo con relativa guida, pubblicata da Milano University Press, per conoscere questi territori e le loro frane a cavallo delle Alpi; e gli scavi archeologici per riscoprire l’antica Piuro.

Chiavenna progetto Interreg-Amalpi 18

“Il percorso – rimarca l’assessore – collega tra loro punti di interesse (tra cui Cengalo, Cauco, Biasca, Chironico, Anzonico, Airolo Sasso rosso, Peccia, Campo Valle Maggia), attrezzati con specifiche installazioni offrendo la ricostruzione di calamità di interesse eccezionale per il turismo alpino. Il percorso si rivolge al crescente settore del turismo scientifico-culturale e didattico, offrendo la possibilità di indagare sia l’importanza della conoscenza geologica in chiave di prevenzione delle calamità, sia la peculiarità storica e la bellezza delle valli grazie a tracce uniche fornite da nuovi rilievi e dalla ripresa degli scavi archeologici, che saranno concretamente valorizzati con interventi mirati nel Comune di Piuro. Un progetto concreto – conclude Sertori – che, in occasione dei 400 anni della frana che nel 1618 colpì Piuro con i suoi 1200 abitanti, darà vitalità e slancio a un territorio di confine, caratterizzato da storiche frane, ma anche una vera e propria ‘unione’ di territori di confine, per la gestione delle frane su entrambi i lati”.

Chiavenna progetto Interreg-Amalpi 18
Intervento assessore Sertori

Con Regione Lombardia sono stati partner del Progetto la Comunità montana della Valchiavenna; Comune di Piuro; Associazione Italo Svizzera Scavi di Piuro; Politecnico di Milano, polo di Lecco; Università degli studi di Milano; Fondazione Politecnico di Milano; Università degli studi di Milano ‘Bicocca’; Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana; Comune di Bregaglia; Regione Moesa; OTR Bellinzona-Alto Ticino; Cantone Ticino – sezione forestale.