CHIESA IN VALMALENCO – Ultimo atto per l’edizione 2025 di Alt(r)o Festival Valmalenco, la rassegna che da sette anni porta in quota un intreccio originale di arte, cammino e riflessione ambientale. Sabato 27 e domenica 28 settembre il pubblico sarà accompagnato in un percorso che unisce natura, memoria e creatività, con performance, incontri e la chiusura della mostra “Il silenzio del ghiaccio” al Castello Masegra di Sondrio.
Il weekend si apre con “Cuore di roccia”, site-specific performance di Katia Della Fonte nella suggestiva Val Brutta di Franscia, raggiungibile con un cammino di avvicinamento. Sempre sabato, spazio a esperienze immersive tra i boschi: Andrea Mori guiderà il pubblico in un “tempo senza tempo” con Immersi, mentre Tiziano Fratus proporrà letture tratte da Una foresta ricamata, tra silenzi e parole che intrecciano radici e memoria. La giornata si concluderà con “Danzarborea”, cerchio di danze meditative condotto da Federica Esposito nei boschi del Paluetto.
Domenica 28 settembre sarà la volta di E.R.T.A. – Etnografie Risonanti del Territorio Abbandonato, performance di Molom (Alessandro Pedretti e Milena Berta) tra installazioni sonore e cammino nella contrada disabitata di Erta, a Spriana.
Al centro del programma anche la mostra “Il silenzio del ghiaccio”, doppia personale di Maria Elena Borsato e Alex Bombardieri con sezione scientifica curata dal Servizio Glaciologico Lombardo. Ospitata nella Sala Minocchi del Castello Masegra fino al 28 settembre, l’esposizione mette in dialogo linguaggi artistici e ricerca scientifica, invitando a riflettere sul destino dei ghiacciai e sui cambiamenti climatici.
Nei giorni precedenti, il festival ha ospitato anche Radio Arbor, progetto di Tiziano Fratus che alla Biblioteca di Caspoggio ha raccolto voci e ricordi legati ad alberi, giardini e boschi: interviste e racconti che andranno a comporre un’arboteca sonora, memoria collettiva del rapporto con il mondo vegetale.
Nato con l’idea di proporre una visione alternativa della montagna, Alt(r)o Festival trasforma la Valmalenco in un laboratorio a cielo aperto, dove i sentieri diventano palcoscenici e i paesaggi in trasformazione offrono spunti per nuove narrazioni. Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti anche in caso di maltempo, salvo diverse indicazioni sul sito ufficiale.