L’opera è stata selezionata dalla giuria guidata da Inge Padovani, che ha sottolineato come i giovani artisti di Piateda abbiano saputo superare con intelligenza una delle sfide più complesse del concorso: il formato verticale del packaging.
Padovani ha spiegato così la scelta: “Il riquadro verticale non facilita la composizione, eppure i bambini hanno trovato un’abile e coraggiosa soluzione: mettersi dentro la scena, svilupparla in altezza e disegnare i corpi in prospettiva, coinvolgendo lo spettatore nell’azione. Chi non ha mai giocato a 1,2,3 stella? L’immagine è coerente con il tema, cura e dettagli sono evidenti, il colore è steso con attenzione e l’equilibrio complessivo è notevole. C’è anche un discreto tocco di sensibilità inclusiva. Complimenti: bella idea e ottimo lavoro”.
Un giudizio che valorizza non solo la qualità del disegno, ma la capacità dei bambini di recuperare un gioco tradizionale e trasformarlo in un messaggio di unione, divertimento e condivisione.
L’iniziativa “Latte di Natale”, giunta a una nuova edizione, continua a essere una delle attività più amate dalle scuole della provincia. Anche quest’anno la partecipazione è stata ampia, vivace e ricca di immaginazione, grazie al lavoro appassionato di insegnanti, alunni e istituti scolastici, che hanno saputo declinare in modi sempre nuovi il tema proposto.
La Latteria di Chiuro ha espresso un ringraziamento sincero a tutti i partecipanti, sottolineando come il progetto rappresenti: un modo per valorizzare la creatività dei bambini, un ponte tra la scuola e il territorio; un gesto diffuso di comunità, visibile sugli scaffali dei supermercati durante tutto il periodo natalizio.
Conclusa l’edizione 2025, lo sguardo è già rivolto al futuro: la Latteria dà appuntamento a insegnanti e alunni al prossimo “Latte di Natale 2026”, certi che anche la prossima sfida saprà regalare emozioni, sorrisi e nuove storie da raccontare. Per ora, protagonisti sono loro: i bambini della 4ª di Piateda, capaci di ricordare a tutti che, come nel celebre gioco, “si vince insieme”.