Dubino

Abbattuti due ibis eremita a Dubino: individuato e denunciato il responsabile

L’episodio rappresenta un grave danno alla biodiversità, trattandosi di una specie rara e in via di estinzione.

Dopo la segnalazione del progetto europeo LIFE, i Carabinieri forestali di Lecco e Sondrio incastrano il colpevole.

Redazione VN – 24 Ottobre 2025 10:05

Dubino, Bassa Valtellina, Cronaca

Ibis eremita

DUBINO – Un gesto tanto incomprensibile quanto grave, quello che ha portato alla morte di due ibis eremita a Dubino. Grazie a un’attenta e tempestiva attività investigativa, i Carabinieri forestali sono riusciti a risalire al responsabile e a denunciarlo all’Autorità Giudiziaria. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sondrio, si è svolta a Dubino e ha coinvolto militari dei Nuclei forestali di Lecco e Sondrio, impegnati in una complessa attività di indagine che ha incluso perquisizioni personali, domiciliari e veicolari.

L’uomo è stato deferito in stato di libertà per uccisione di animali, furto venatorio e detenzione abusiva di armi. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati armi, munizioni, dispositivi informatici e il tesserino venatorio, a conferma del carattere doloso e premeditato dell’atto.

L’indagine è nata da una segnalazione cruciale: alcuni giorni prima, i referenti del progetto LIFE 20 NAT/AT/000049 – LIFE NBI (Northern Bald Ibis), che segue la reintroduzione della specie in Europa, avevano rilevato anomalie nei tracciati GPS di due esemplari di ibis eremita. I dispositivi, utilizzati per monitorare gli spostamenti degli animali, avevano smesso improvvisamente di trasmettere.

Allertati dagli esperti del progetto, i Carabinieri forestali hanno avviato le ricerche, riuscendo a rinvenire i trasmettitori satellitari, danneggiati e con segni evidenti di distacco non accidentale. Da quel momento, attraverso l’analisi dei dati di movimento e un’attenta ricostruzione degli ultimi spostamenti degli animali, è stato possibile circoscrivere l’area dell’abbattimento e identificare il presunto autore del gesto.

L’ibis eremita (Geronticus eremita Linnaeus) è una specie migratrice un tempo diffusa in Europa centrale, scomparsa nel XVII secolo e oggi classificata nella lista rossa della IUCN come “in pericolo critico”. Da alcuni anni, progetti finanziati dall’Unione Europea – tra cui il LIFE NBI – stanno lavorando per la reintroduzione controllata della specie nei territori storici di presenza, tra Austria, Italia e Germania.

Gli esemplari coinvolti nell’episodio di Dubino erano dotati di trasmettitori satellitari e seguiti costantemente dagli studiosi, proprio per monitorare la loro capacità di adattamento e i movimenti migratori. L’abbattimento di due individui rappresenta dunque una perdita gravissima, non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche per l’intero programma di tutela della biodiversità.

L’episodio ha suscitato profonda preoccupazione nel mondo della conservazione. Ogni singolo esemplare di ibis eremita rappresenta un tassello fondamentale per la sopravvivenza della specie, il cui numero complessivo in Europa resta estremamente ridotto.

Come ricordano i Carabinieri forestali, la tutela della biodiversità è oggi un principio costituzionale. Con la riforma dell’articolo 9 della Costituzione (Legge Costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1), lo Stato è chiamato a difendere «l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni», disciplinando con legge «i modi e le forme di tutela degli animali».

L’abbattimento dei due ibis eremita in Valtellina è più di un reato: è un colpo inferto al patrimonio comune, un atto che mina anni di impegno scientifico, istituzionale e civile per la salvaguardia della fauna europea.

Grazie al lavoro dei Carabinieri forestali e alla collaborazione tra enti e ricercatori, la vicenda ha trovato una rapida risposta investigativa. Resta ora il monito a una maggiore consapevolezza collettiva: la tutela degli animali e della natura non è soltanto un dovere morale, ma un obbligo giuridico e culturale, sancito dalla nostra Costituzione e dal rispetto verso la vita in tutte le sue forme.