LIVIGNO – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha fatto tappa ieri, giovedì, a Livigno per verificare lo stato di avanzamento dei lavori in vista dei Giochi Olimpici Invernali 2026. Accompagnato dall’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, e dal sindaco di Livigno, Remo Galli, Fontana ha visitato la Casa della sanità e il cantiere del parcheggio interrato nella piana del paese. Presenti anche il sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi, e rappresentanti delle associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale locale, con cui si è confrontato nella sala consiliare del municipio.
Dal vertice è emersa una fotografia chiara: nonostante i ritardi accumulati durante la pandemia da Covid-19, l’agenda delle opere olimpiche procede spedita. Alcuni interventi strategici, però, non saranno ultimati in tempo. In particolare, resterà incompleto il collegamento tra i due versanti sciistici di Livigno, così come la variante di Sondrio. Tutte le altre infrastrutture previste, invece, saranno consegnate entro i termini.
Fontana ha sottolineato la complessità dell’organizzazione olimpica, superiore alle aspettative iniziali, ma ha elogiato il contributo della comunità livignasca, in particolare il sindaco Remo Galli, definito collaborativo e disponibile nei confronti delle esigenze regionali.
L’assessore Sertori ha voluto rimarcare il ruolo di Livigno come modello di imprenditorialità alpina, capace di cogliere al meglio le opportunità offerte dalle Olimpiadi. “Vorrei innanzitutto ringraziare i tecnici, le maestranze e tutti coloro che, con professionalità, impegno e dedizione, stanno lavorando senza sosta, a volte in condizioni difficili – ha detto Sertori – Abbiamo toccato con mano l’entità dei lavori, che ci consegneranno delle località non solo pronte per l’evento olimpico ma, grazie a nuove opere e servizi, con un futuro ancora più importante e con un aumento di notorietà a livello globale”. L’assessore ha inoltre ribadito l’impegno della Regione sul fronte sanitario, spiegando che, proprio per evitare strumentalizzazioni, non è stato finora enfatizzato pubblicamente l’intervento in questo settore.
A parlare della sanità è stato invece Mario Melazzini, consulente per il Comune di Livigno, che ha illustrato gli sviluppi della rinnovata Casa della sanità: struttura dotata di pronto soccorso al primo piano e servizi alla persona al secondo. L’emergenza-urgenza continuerà a fare riferimento agli ospedali Niguarda e Morelli, con il potenziamento del presidio di Sondalo, identificato come ospedale olimpico per l’Alta Valle.
Durante i Giochi, come da protocollo, saranno operativi percorsi separati per la “family olimpica” e per i residenti. Sono inoltre previsti nuovi interventi logistici: una copertura per l’elisuperficie, un tunnel di collegamento diretto con la Casa della sanità e l’installazione di ascensori. Nella zona Forcola sorgerà infine un secondo punto di atterraggio per elicotteri.
Sul fronte dei lavori pubblici, Simico – società incaricata della realizzazione delle opere – ha dichiarato che i cantieri risultano completati al 70%. Anche Fondazione Cortina, rappresentata da Davide Cerato, ha ribadito l’importanza della sinergia tra istituzioni e territori, sottolineando l’impegno di Livigno che ospiterà ben sette gare olimpiche.
Soddisfatto anche il primo cittadino Remo Galli, che ha ringraziato la comunità e gli imprenditori locali per la disponibilità a lavorare insieme, mettendo l’interesse collettivo davanti a quello individuale. Il conto alla rovescia continua. Livigno, tra ritardi da recuperare e cantieri in corsa, si prepara a vivere da protagonista le Olimpiadi Invernali del 2026.