LIVIGNO – Si è fatta definitivamente chiarezza sul caso “Spugne fritte” che da qualche settimana stava tenendo banco a Livigno, con preoccupazione dei cittadini: le analisi, effettuate da Carabinieri Forestali e da Polizia Locale e Provinciale, hanno confermato quello che già si sospettava, ovvero che non si tratta di “Spugne fritte”, ma di materiale da cantiere presumibilmente spostato dal vento.
A darne comunicazione il sindaco Remo Galli, chiudendo il cerchio sulla vicenda. Diverse le segnalazioni che erano giunte al Comune, e alta la preoccupazione soprattutto per i danni che la diffusione del materiale avrebbe potuto provocare soprattutto negli animali, domestici e selvatici.
Dalle prime analisi effettuate si era ipotizzato che potesse trattarsi di schiuma poliuretanica, anche se nell’ultimo messaggio diramato dal primo cittadino non è stata data conferma.