SONDRIO – È stato un incontro frizzante e ricco di spunti quello andato in scena giovedìal Salone dell’Orientamento di Morbegno, dove il progetto “No Waste, More Taste – Giovani cuochi per una cultura alimentare sostenibile in Valtellina” ha debuttato davanti a una platea di oltre 500 ragazzi.
L’iniziativa, ideata e promossa da APF Valtellina in collaborazione con ERSAF – Regione Lombardia, ha messo al centro la sostenibilità alimentare, declinata in chiave pratica e vicina ai giovani: dal rispetto per il cibo alla riduzione degli sprechi, fino alla riscoperta dei sapori autentici del territorio.
Il Salone si è trasformato in un vero e proprio laboratorio di educazione ambientale e alimentare. Sul palco sono intervenuti Marco Cimino, responsabile area progetti e alta formazione di APF Valtellina, Marco Missaglia, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione ed Endocrinologia Sperimentale, e Lucia Rovedatti, in rappresentanza di ERSAF – Regione Lombardia.
Attraverso esempi, domande e racconti, gli studenti hanno scoperto come l’alimentazione possa diventare uno strumento di cura per sé e per l’ambiente, imparando a riconoscere il valore delle scelte consapevoli e della qualità delle materie prime.

“Il cibo è cultura, identità e responsabilità – ha spiegato Marco Cimino –. Educare i giovani a cucinare in modo sostenibile significa aiutarli a costruire un futuro più attento e rispettoso del territorio”.
L’incontro di Morbegno segna solo la prima tappa di un percorso che proseguirà nelle prossime settimane con la pubblicazione del volume “10 regole per cucinare senza spreco. Consigli e ricette dei giovani cuochi della Valtellina”, realizzato dagli studenti di APF Valtellina e in uscita in occasione dei prossimi Open Day dell’istituto.
Un progetto che unisce formazione e sensibilizzazione, in linea con la missione di APF Valtellina: formare professionisti capaci non solo di inserirsi nel mondo del lavoro, ma anche di contribuire attivamente al benessere della comunità e alla tutela dell’ambiente.
L’entusiasmo dei giovani partecipanti ha confermato la bontà dell’iniziativa: tra curiosità, domande e riflessioni, il messaggio è arrivato chiaro – la cucina sostenibile parte dalle piccole scelte quotidiane. “No Waste, More Taste” si candida così a diventare un modello educativo per le nuove generazioni, capace di coniugare la tradizione gastronomica valtellinese con la responsabilità verso il futuro.