PIURO – Individuare spazi che possano essere trasformati in alloggi che le Amministrazioni possano assegnare a coloro che vogliano venire a lavorare e vivere in Valchiavenna. Questa la proposta avanzata da Lega Valchiavenna, accolta con favore da Omar Iacomella, sindaco di Piuro.
“Ogni inizio d’anno scolastico diventa sempre più difficile garantire insegnanti all’interno dei nostri istituti, questo perché in valle non abbiamo più case da affittare – commenta Iacomella -. Così vale anche in ambito sanitario e anche per le nostre imprese artigiane e piccole medie industrie nella piana di Chiavenna. Lo spauracchio della nuova tassazione sui frontalieri ha spostato, legittimamente, l’attenzione sulle case entro la fascia dei 20 km dalla Svizzera e i pochi affitti a lungo termine nelle aree di confine hanno subìto una corsa al rialzo che nessuno stipendio italiano può essere sufficiente a coprirne le spese e a garantirsi comunque uno standard di vita dignitoso”.
Una situazione che sta portando gravi conseguenze sul territorio: “I servizi essenziali ne soffrono. La mancanza di mano d’opera qualificata o di figure professionali apicali è diventata evidente e, complice un franco svizzero particolarmente favorevole, non si vede un’inversione di rotta. Una Valle intelligente come la Nostra deve prevedere che nei prossimi anni mancheranno non solo i medici, di cui ormai tutti ci siamo accorti, ma mancheranno insegnanti disposti a crescere i nostri figli, mancheranno operai disposti a restare a lavorare qui e mancheranno imprenditori. Segnali ormai evidenti che stanno però per far implodere il sistema produttivo e sociale di Valle”.
Rispetto alla proposta della sezione della Lega locale il primo cittadino di Piuro afferma: “Questo ovviamente non è un sistema concorrente a quello delle seconde case ai fini turistici o ad affitti brevi, ma si tratterebbe di una vera e propria politica intelligente di welfare destinata a tutelare i servizi essenziali che, in alternativa, non riusciremo più ad avere. Sia nelle scuole, sia nelle imprese (quelle poche rimaste) che necessitano di pieno sostegno da parte degli Enti territoriali. Questa non vuole essere un’accusa a coloro che legittimamente ambiscono a uno stipendio più alto nella vicina Svizzera, ci mancherebbe! È giusto che ognuno faccia i conti in tasca in base alle proprie esperienze e possibilità. Ma la paura che manchino persone anche per un calo demografico evidente, è ormai palesato su tutti i fronti”.
“Abbiamo bisogno di popolazione nuova, capace e qualificata. Abbiamo bisogno di bambini per tenere aperte le scuole nei paesi e incrementare l’arrivo di famiglie perbene. Quindi come Piuro ci siamo. Crediamo che legare affitti calmierati in edifici pubblici sia una politica innovativa e lungimirante. Vieni a lavorare in Valchiavenna per le scuole, per l’ospedale, per le nostre aziende? Bene, ti aiutiamo a trovare una casa dignitosa e a vivere con serenità garantendo oltre al lavoro anche una casa dove vivere e costruire la Tua famiglia. Siamo convinti dunque che questa della casa-lavoro sia una strada da percorrere. Per questo diciamo subito che ci siamo e ci mettiamo la faccia, strutture, idee e risorse. Piuro c’è”, conclude Iacomella.