Siglato l'accordo ventennale tra Comuni di Piuro e Chiavenna per investire sul futuro del complesso
Nei locali appena restaurati, trasferiti i reperti già scoperti e delle prossime campagne
PIURO/CHIAVENNA – Una pagina importante per il futuro delle comunità di Piuro e Chiavenna è stata scritta nelle scorse settimane. Grazie al proficuo lavoro di recupero da parte dell’Ente proprietario di Palazzo Vertemate, i due Comuni, unitamente all’associazione Italo-Svizzera per gli Scavi di Piuro, faranno accogliere nelle aree pertinenziali del complesso i reperti dell’antica Piuro.
Come si sa, il palazzo di Cortinaccio fu l’unico superstite della frana che il 4 settembre del 1618 spazzò via tutto il fiorente e ricco borgo di Piuro, in cui la famiglia Vertemate deteneva ben 7 palazzi. Quello di Prosto era la residenza di campagna, dedicato alle attività agricole e rurali tipiche del territorio, ma dotato di tutti i migliori comfort dell’epoca. A seguito della donazione dell’ultima ereditiera al comune di Chiavenna, ingenti sono le risorse che gli enti hanno investito per il restauro, la conservazione e la valorizzazione delle sue aree.
“Tra i comuni ci siamo più volte chiesti quale fosse il futuro culturale delle realtà di Valle ed abbiamo tutti concordato che il palazzo è indiscutibilmente il Monumento simbolo rappresentativo di tutta la Valchiavenna . Per questo motivo, con estrema lungimiranza e consci delle sfide a cui saremo chiamati per lo sviluppo di un turismo di qualità elevata, abbiamo pensato che sarebbe stato inutile proseguire a creare dei micro musei quando dovremmo tutti investire risorse ed energie su qualcosa di unico e irraggiungibile in termini di bellezza e importanza. Per questo abbiamo intuito che l’unico polo museale di Piuro debba essere il Vertemate e lì bisogna raccontare la storia di questa incredibile famiglia che ha cambiato la vita della nostra Valle e dell’Europa nei secoli”, ha spiegato Omar Iacomella, sindaco di Piuro.
Grazie a questo protocollo dunque, tutti i migliori reperti di Piuro verranno man mano restaurati, resi visitabili e condivisi all’interno degli spazi pertinenziali per garantirne fruibilità, conservazione e soprattutto per ampliare l’offerta turistico-culturale del patrimonio immenso che questa famiglia ci ha lasciato. Il personale in dotazione all’InfoPiuro avrà dunque un nuovo ruolo che possa incrementare, valorizzare ed organizzare anche attraverso le migliori piattaforme un percorso di visita che non si limiti al palazzo stesso, ma che leghi anche le aree archeologiche attualmente in fase di riscoperta (Belfort è uno dei sette palazzi Vertemate di Piuro per intenderci).
Il primo step sarà dunque il trasloco definitivo del monetieri e dei reperti delle campagne archeologiche precedenti mentre, in accordo con la soprintendenza e gli enti superiori, si procederà ad una selezione dei reperti delle campagne successive per realizzare un modello di fruizione unico e diffuso sul territorio.
Nello specifico l’accordo deliberato, di durata ventennale e rinnovabile, prevede che il Comune di Chiavenna metterà a disposizione gli spazi recentemente restaurati, mentre il Comune di Piuro si occuperà dell’allestimento, dell’implementazione del sistema di allarme, alla valorizzazione dei reperti e al trasferimento di personale per una maggiore visitabilità degli spazi, oltre alla realizzazione di tour giornalieri che prevedano la visita al Palazzo, alle aree archeologiche e alle Cascate dell’Acquafraggia, ipotizzando in un futuro non troppo lontano una gestione univoca di tutte le eccellenze storico-culturali presenti in Valle.