SONDRIO – 80 anni fa, il 25 aprile 1945, dopo due anni di Resistenza, l’Italia venne infine liberata dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. Allora, chi rifiutò di aderire alle ideologie fasciste e naziste, si impegnò nei movimenti per la Liberazione con il fine di costruire un futuro di pace, diritti umani e giustizia sociale, per tutte le persone del mondo.
“Oggi – fa sapere il Comitato Provinciale Arci Lecco e Sondrio – viviamo in un mondo pieno di guerre, intolleranza, prepotenza e dominio dei forti sui deboli, disgregazione dello stato sociale, depauperamento delle risorse ambientali, impoverimento economico e culturale, repressione e censura del dissenso. L’Arci, l’Associazione Ricreativa Nazionale Italiana, da quando esiste, è costruita e frequentata da persone che si informano, che condividono democraticamente dubbi e opinioni, che con fantasia e impegno trovano soluzioni per aiutare e accogliere chi è più fragile, che contrastano la solitudine che sempre di più affligge le persone mantenendo in vita i tanti “luoghi di comunità” – i Circoli Arci – che sono le sedi dell’associazione”.
Anche quest’anno i Soci Arci, in collaborazione con differenti realtà che sul territorio tengono viva la Memoria della Resistenza, hanno organizzato molteplici iniziative per celebrare la festa della Liberazione. Trekking sulle strade percorse dai Partigiani, conferenze di approfondimento storico, proiezioni cinematografiche, spettacoli musicali ma anche, per la giornata del 25 aprile e non solo, momenti aggregativi e ricreativi, con cene e pranzi sociali per condividere il senso della Memoria collettiva e della partecipazione popolare. Attenzione particolare, quest’anno è stata data al linguaggio visivo, con l’organizzazione di quattro mostre a tema.