SONDRIO – Un nuovo passo verso l’innovazione e l’accessibilità culturale è stato compiuto dal Museo Valtellinese di Storia e Arte, che ieri pomeriggio ha presentato ufficialmente Dida, la nuova webapp pensata per rendere la visita al museo un’esperienza più inclusiva, interattiva e personalizzata. Lo strumento, sviluppato nell’ambito del progetto sostenuto dal bando regionale Innovacultura, rappresenta un salto di qualità per il MVSA, che guarda ora ai grandi musei nazionali e internazionali come modelli con cui confrontarsi.
“Grazie a questo progetto avremo un museo all’avanguardia e accessibile a tutti, affinché quanto è qui custodito viva attraverso il racconto”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta, sottolineando come l’obiettivo sia quello di intercettare un pubblico sempre più ampio e variegato. “Siamo molto orgogliosi di questa applicazione – ha aggiunto – perché ci consente di raggiungere pubblici diversificati, per provenienza, età e bisogni, i quali potranno fruire i nostri capolavori. Il progetto è stato realizzato con fondi europei erogati da Regione Lombardia ottenuti grazie all’impegno dei nostri uffici”.

Dida è un’applicazione completamente fruibile via browser, senza necessità di installazione, sviluppata da Audioguide, impresa culturale fiorentina con esperienze significative in luoghi d’arte come gli Uffizi e la Reggia di Caserta. I suoi creatori, Andrea Ferracani e Giuseppe Becchi, hanno illustrato i dettagli tecnici di una piattaforma che integra sistemi di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico delle didascalie e per la generazione dinamica di traduzioni e contenuti audio, modellati sul profilo dell’utente.
Un lavoro corale, che ha coinvolto operatori museali e specialisti sotto il coordinamento della direttrice Alessandra Baruta. “Abbiamo voluto raccontare il museo affinché venga compreso, rispettando ogni opera ma parlando a tutti, includendo tutte le sezioni”, ha spiegato Baruta. L’interfaccia, disponibile in cinque lingue – italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco – propone contenuti in formato testuale e video, adattandosi in tempo reale in base al profilo dell’utente: adulto, bambino o persona con disabilità cognitiva. Il risultato è un percorso museale che si trasforma in base ai bisogni di chi lo esplora, garantendo un’esperienza autenticamente su misura.
La presentazione ufficiale al pubblico è in programma per il 19 giugno, in occasione della festa dei santi patroni Gervasio e Protasio. Sarà anche l’occasione per dare il via alle aperture serali del MVSA previste nei giovedì estivi all’interno del cartellone di Sondrio Estate. Per promuovere la nuova webapp tra i visitatori, il museo ha predisposto una campagna informativa con flyer e card personalizzate, in distribuzione all’ingresso.
Accanto all’introduzione di Dida, il museo ha investito anche sul potenziamento dell’infrastruttura tecnologica: una nuova rete wi-fi, estesa a tutti i piani dell’edificio, rende ora gli spazi pronti ad accogliere ulteriori strumenti digitali e interattivi. Un intervento che conferma la volontà dell’istituzione di non essere solo un custode del passato, ma anche un protagonista attivo nel presente culturale della città.