SONDRIO – A Sondrio è operativo da alcune settimane il Centro Giovani, un nuovo servizio promosso dall’ASST Valtellina e Alto Lario per rispondere in modo concreto al crescente disagio psicologico e ai fenomeni di dipendenza che colpiscono adolescenti e giovani adulti. Lo spazio, pensato come luogo di ascolto e accoglienza, offre sostegno psicologico, educativo e medico alle persone tra i 14 e i 24 anni, in un ambiente non ospedaliero, facilmente accessibile e basato sulla libera partecipazione.
Il Centro Giovani nasce con un obiettivo preciso: intercettare precocemente il disagio e prevenire situazioni di sofferenza psicopatologica che, se trascurate, possono evolvere in forme più gravi. «Le nostre strutture – spiega Paolo Risaro, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze – si occupano già dei casi conclamati, ma esiste una fascia di giovani in difficoltà che non riconosce i propri bisogni e non si rivolge ai servizi. Il Centro Giovani è pensato per loro: un luogo neutro, accogliente, dove non ci si sente “pazienti” ma persone in ascolto».
L’iniziativa è frutto di una visione innovativa della salute mentale, che mette al centro la prevenzione, la vicinanza territoriale e la collaborazione con scuole e istituzioni locali.
Il Centro è operativo a Sondrio, in via Nazario Sauro 45, ma ha una vocazione itinerante: la stessa équipe multidisciplinare – composta da psicologi, educatori, infermieri, assistenti sociali e medici specialisti – sarà presente progressivamente anche nei Distretti di Morbegno, Alta Valle, Valchiavenna e Alto Lario.
L’accesso è libero e gratuito, senza bisogno di impegnativa del medico di base. Il servizio è aperto martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 18. È consigliato prenotare un primo colloquio chiamando il numero 347 6461756 tra le 14 e le 16 nei giorni di apertura.
Durante il primo incontro, una coppia di operatori accoglie il ragazzo per ascoltare, orientare e programmare eventuali colloqui successivi per approfondire la situazione psicologica o comportamentale. In base alle necessità, potranno essere attivati percorsi di presa in carico psicologica o riabilitativa, personalizzati e seguiti da un’équipe dedicata.
Il nuovo servizio rappresenta la naturale evoluzione di “Tempozero”, progetto sperimentale che ha gettato le basi per un approccio più diretto e flessibile al disagio giovanile. Ora, con il Centro Giovani, l’ASST amplia il raggio d’azione e consolida un modello che coinvolge il Terzo Settore, le scuole, le famiglie e i servizi territoriali, promuovendo una rete di prossimità capace di sostenere i giovani nel loro percorso di crescita e consapevolezza.
«Vogliamo avvicinarci ai ragazzi nei luoghi che vivono quotidianamente – spiega Risaro – e non aspettarli dentro un ambulatorio. L’obiettivo è ridurre lo stigma legato alla salute mentale e intervenire prima che il disagio si trasformi in malattia».
Il disagio psicologico tra i giovani è una realtà in costante crescita, acuita anche dagli effetti post-pandemici, dall’isolamento sociale e dalle pressioni legate al rendimento scolastico e al futuro. Il Centro Giovani di Sondrio si propone come spazio di fiducia e ascolto, dove ogni ragazzo può trovare un interlocutore attento e competente, senza giudizio.
«Spesso le difficoltà vengono sottovalutate o ignorate, perché si tende ad allontanare il pensiero della sofferenza mentale – conclude Risaro –. Ma un intervento tempestivo può fare la differenza. Il nostro invito è semplice: venite a parlare con noi. Non serve una diagnosi per chiedere aiuto, serve solo la voglia di stare meglio».