La formazione politica sottolinea come le stazioni ferroviarie, a Sondrio come in molte altre città lombarde, rappresentino oggi uno dei punti più critici dal punto di vista del controllo del territorio. Frequenti episodi di degrado, comportamenti molesti e percezione diffusa di insicurezza hanno fatto crescere negli anni una richiesta sempre più pressante di presenza istituzionale.
“Le stazioni sono luoghi che hanno bisogno di un presidio costante – afferma Azione – perché garantiscono un servizio pubblico essenziale. Chi viaggia ha diritto a farlo in tranquillità, così come chi abita il quartiere deve poter vivere senza ansie o timori”.
A dare voce alla posizione del partito è il Responsabile provinciale di Azione Sondrio, Carlo Bordoni, che parla senza mezzi termini di “vera e propria emergenza” sul fronte sicurezza. “La sicurezza delle stazioni e delle autostazioni è una priorità per Azione – dichiara Bordoni -. Garantire un presidio di Polizia ferroviaria è un primo passo, ma dobbiamo lavorare molto per ottenere una presenza costante e duratura. Gli utenti e i residenti devono poter vivere questi spazi senza preoccupazioni”.
Bordoni rivendica inoltre l’impegno del partito su questo tema: “Noi ci siamo: lo dimostrano le nostre interrogazioni, gli ordini del giorno e tutti gli atti parlamentari che abbiamo presentato. Ma serve un impegno bipartisan, perché la sicurezza non è una battaglia di parte”.
Azione Sondrio auspica dunque che la riapertura del presidio non resti un episodio isolato, ma rappresenti l’inizio di un percorso strutturato che assicuri continuità, pattugliamenti regolari e un dialogo costante tra istituzioni, forze dell’ordine e territorio.
Un passo avanti, insomma. Ma, come sottolinea il partito, la strada per una stazione finalmente sicura è ancora tutta da costruire.