Sondrio

Bando neve 2025, per Sondrio finanziati 17 impianti tra Valtellina e Valchiavenna

Regione incrementa di 1,8 milioni di euro, finanziando tutte le 43 domande presentate dai gestori degli impianti sciistici.

In provincia di Sondrio sostenuti comprensori grandi e piccoli, da Livigno a Bormio, da Santa Caterina alla Valgerola.

Redazione VN – 27 Novembre 2025 11:04

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità

Impianti sci pixabay

SONDRIO – Regione Lombardia ha deciso di incrementare di 1,8 milioni di euro le risorse destinate al Bando Innevamento 2025, con l’obiettivo di sostenere i comprensori sciistici nella gestione della stagione invernale 2024/2025. Il provvedimento consente di finanziare tutte le domande arrivate dai gestori di impianti di risalita nelle province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio.

«L’obiettivo è garantire condizioni ottimali e sicurezza sulle piste, soprattutto dove l’innevamento programmato è indispensabile», ha spiegato Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega allo Sport.

E la provincia di Sondrio gioca un ruolo di primo piano: 17 impianti finanziati, distribuiti lungo tutta la valle, confermano la centralità del territorio nella neve lombarda.

Ecco il dettaglio degli impianti finanziati nel territorio provinciale. Il primo beneficiario in ordine di elenco è Alpe Teglio Srl, per un contributo di 30.136,30 euro (erogazione 2025–2026: 20.111 euro nel 2025, 10.207 euro nel 2026). Segue SkiArea Valchiavenna Spa, uno dei comprensori più estesi, che riceve il contributo massimo previsto: 125.000 euro (83.417 euro nel 2025, 41.583 euro nel 2026).

Il lotto dell’Alta Valle è particolarmente consistente. Santa Caterina Impianti (S.C.I.) ottiene 100.000 euro (66.734 euro + 33.266 euro). A seguire, la Funivia al Bernina – F.A.B. Srl ottiene anch’essa 100.000 euro, destinati all’area del Mortirolo e della Valposchiavo, sebbene con sede operativa di riferimento nel territorio provinciale. La storica società Bormio S.p.A. (S.I.B.) riceve un contributo pari al tetto massimo della categoria: 100.000 euro (66.734 nel 2025 e 33.266 nel 2026) per sostenere una stagione strategica anche in vista dell’appuntamento olimpico di Milano Cortina 2026. Anche la Società Impianti Valdidentro (S.I.Val.) è finanziata per 75.000 euro (50.050 + 25.000 circa), a sostegno delle piste di Isolaccia e Pedenosso, fondamentali per il turismo familiare della zona

Livigno, una delle capitali dello sci europeo, è la località più rappresentata:

  • Immobiliare Lino’s: contributo 57.669,89 euro (38.485 + 19.184)

  • FED Srl: contributo 49.688,39 euro (33.159 + 16.529)

  • S.I.T.A. Aprica – settore Livigno: 100.000 euro

  • Mottolino Spa: 100.000 euro

  • Livigno Srl: 35.843,99 euro

  • Telecabina Cassana: 75.000 euro

  • Ski Area San Rocco: 35.456,60 euro

  • Manzin Srl: 15.772,67 euro

  • Mini Lift Srl: 11.112,32 euro

  • Alpe Vago Srl: 14.216,10 euro

  • Silver Srl: 97.960,52 euro

Un tessuto ricchissimo di realtà, dai grandi brand internazionali come Mottolino alle piccole società che gestiscono impianti fondamentali per la didattica e per le famiglie.

Chiude la lista la Funivie Pescegallo Valgerola (FU.PES.), che ottiene 39.946,78 euro (26.658 + 13.288) per sostenere uno degli impianti simbolo delle Alpi Orobie valtellinesi.

I contributi, come previsto dal decreto regionale, saranno erogati in due tranche, con la prima liquidazione il 15 dicembre 2025 e la seconda entro febbraio 2026. Le risorse copriranno meno del 15% delle spese sostenute dai gestori — una quota simbolica ma essenziale in un settore dove i costi energetici e idrici sono aumentati in modo significativo.

Per la provincia di Sondrio, dove lo sci rappresenta un pilastro dell’economia locale e una componente identitaria del territorio, il finanziamento di ben 17 impianti è un segnale forte, che riconosce la centralità della montagna valtellinese nel panorama lombardo.

«Gli impianti non sono solo infrastrutture sportive, ma presìdi sociali e culturali», ha ricordato Picchi. Una definizione che in Valtellina e Valchiavenna risuona in modo particolarmente autentico: qui, la neve non è un semplice elemento naturale, ma un patrimonio da preservare, una tradizione da tramandare e un’economia da sostenere.