Sondrio

Dissesto idrogeologico: oltre 3,7 milioni per la provincia di Sondrio

Fondi per Novate Mezzola, Valfurva e Valdisotto per opere di mitigazione del rischio idraulico e consolidamento dei versanti.

Complessivamente messi in campo 19 milioni di euro per 36 interventi in 11 province.

Redazione VN – 11 Novembre 2025 08:45

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità

Santa Caterina Valfurva

SONDRIO – Regione Lombardia ha approvato un nuovo piano straordinario per la difesa del suolo e la prevenzione del dissesto idrogeologico, stanziando 19 milioni di euro per 36 interventi urgenti. La delibera, presentata dall’assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi, è stata concordata con gli assessori Romano La Russa (Sicurezza e Protezione civile) e Massimo Sertori (Enti locali e Montagna).

Il provvedimento si aggiunge a quello approvato lo scorso luglio, che aveva già destinato oltre 24 milioni di euro per più di 50 progetti, portando a oltre 43 milioni di euro gli investimenti regionali in pochi mesi per la sicurezza idrogeologica.

Nel nuovo piano, la provincia di Sondrio riceve oltre 3,75 milioni di euro, risorse che saranno impiegate per interventi strutturali in alcune delle aree più sensibili dal punto di vista idrogeologico.

Nel dettaglio, sono previsti:

  • 550.000 euro per Novate Mezzola, per interventi di salvaguardia e mitigazione del rischio lungo il torrente Vallone, a protezione delle aree abitate e delle infrastrutture viarie, come la Statale 36 e la linea ferroviaria Colico–Chiavenna;

  • 470.100 euro per Valdisotto, per lavori di regimazione idraulica e sistemazione dei dissesti nel bacino del torrente Il Solco, a tutela degli abitati in località Tola e della Strada Provinciale 27;

  • 1.270.000 euro per un secondo intervento a Valdisotto, nel bacino del torrente Val Novalena, volto a mettere in sicurezza la località Aquilone e la stessa SP27;

  • 1.461.550 euro per Valfurva, dove verrà realizzato un cunicolo drenante sulla frana del Ruinon, area da sempre critica per la viabilità e la sicurezza della vallata.

Questi interventi rientrano in una strategia complessiva che mira a rafforzare la resilienza dei territori montani, spesso colpiti da eventi meteorologici intensi e da fenomeni di instabilità del terreno.

“Con questo piano – ha dichiarato l’assessore Gianluca Comazzi – abbiamo voluto intervenire con urgenza nelle aree più duramente colpite dalle recenti ondate di maltempo. È il secondo piano in pochi mesi, segno di un impegno costante di Regione Lombardia nella prevenzione del rischio e nella sicurezza del territorio. La difesa del suolo non è solo un tema ambientale, ma una questione che incide direttamente sulla vita quotidiana delle persone”.

Sulla stessa linea l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa, che ha ribadito l’importanza della prevenzione come strumento principale di tutela. “Questo piano rappresenta un sostegno fondamentale per i cittadini e per i territori colpiti duramente dal maltempo. Regione Lombardia dimostra ancora una volta un impegno concreto e continuativo: la prevenzione resta la via maestra per garantire sicurezza e salvaguardia ambientale”.

Particolare soddisfazione è stata espressa dall’assessore valtellinese Massimo Sertori, che ha sottolineato l’importanza del finanziamento per le aree montane: “La Lombardia c’è, concretamente, al fianco dei suoi territori. Con quasi 20 milioni di euro finanzieremo interventi prioritari per rendere più sicuro il territorio lombardo. Per la provincia di Sondrio, in particolare, sono stati assegnati oltre 3,75 milioni di euro, risorse che serviranno per un territorio tanto bello quanto fragile, come quello interamente montano del Sondriese”.

Gli interventi approvati puntano a mitigare il rischio idraulico e geologico, ma anche a rafforzare la capacità di risposta dei territori agli eventi climatici estremi, sempre più frequenti.

Con questi fondi, Regione Lombardia conferma la volontà di investire nella prevenzione strutturale, sostenendo i Comuni nella realizzazione di opere di consolidamento, drenaggio e manutenzione dei corsi d’acqua.

Nel caso della provincia di Sondrio, si tratta di un passo significativo per proteggere le comunità montane e le principali vie di comunicazione, garantendo la sicurezza dei cittadini e la continuità delle attività economiche e turistiche del territorio.