Sondrio

Dop Economy, Lombardia da record: cresce Sondrio, motore alpino della qualità

La Lombardia conferma il suo ruolo da protagonista dell’agroalimentare italiano nel nuovo Rapporto Ismea–Qualivita 2025.

In Valtellina cresce la Bresaola e si rafforza il comparto vitivinicolo: Sondrio vola a 293 milioni (+10%).

Redazione VN – 27 Novembre 2025 10:43

Sondrio, Centro Valtellina, Economia

Bresaola

SONDRIO – La Lombardia si conferma una delle colonne portanti dell’agroalimentare di qualità. A certificarlo è il nuovo Rapporto Ismea–Qualivita 2025, presentato a Roma, che fotografa una regione in continua crescita e capace di generare un valore complessivo di 2,9 miliardi di euro, in aumento del +13% rispetto all’anno precedente. Si tratta del miglior risultato assoluto in Italia, un traguardo che racconta la solidità di 8.200 operatori e di un patrimonio straordinario di 75 prodotti DOP, IGP e STG.

«La Lombardia si conferma un pilastro della qualità agroalimentare italiana», ha dichiarato l’assessore regionale Alessandro Beduschi, sottolineando come questi numeri parlino anzitutto di “radici, tradizione e innovazione”.

Il settore che più contribuisce a questo primato è quello lattiero-caseario, da sempre simbolo della Lombardia agricola. Da solo supera i 2 miliardi di valore, pari al 70% della DOP Economy regionale.

In cima troneggia il Grana Padano, primo prodotto DOP al mondo con 2,18 miliardi di euro e una crescita del +23%. Subito dietro il Parmigiano Reggiano, prodotto anche in Lombardia, che raggiunge 1,7 miliardi (+10,1%).

Ottime performance anche per il Gorgonzola (460 milioni, +7,1%) e, soprattutto per la Valtellina, per la Bresaola della Valtellina, che raggiunge 253 milioni di valore (+12,1%), posizionandosi all’11° posto nazionale.

Una crescita che, come sottolinea Beduschi, «racconta la forza delle nostre filiere e la loro capacità di restare competitive in un mercato globale».

Il ruolo di Sondrio: una provincia che corre

La crescita lombarda parla anche il linguaggio delle terre alpine. Sondrio, infatti, registra un brillante +10%, raggiungendo i 293 milioni di euro: un risultato che consolida la posizione della provincia all’interno della Top 20 nazionale e conferma la vitalità delle sue produzioni.

Il territorio valtellinese, grazie soprattutto alla Bresaola IGP e al peso crescente del comparto vitivinicolo, si conferma uno dei distretti più dinamici della regione.

Nel settore del vino, la Lombardia raggiunge complessivamente 494 milioni di euro di valore DOP, con territori come la Valtellina che continuano a distinguersi per qualità, riconoscibilità e capacità di valorizzare i vitigni storici, a partire dal Nebbiolo delle Alpi.

La Lombardia si distingue anche per la concentrazione di province ad alta intensità DOP: Brescia sale al 4° posto nazionale con oltre 1 miliardo di euro; Mantova vola in 9ª posizione con 700 milioni, e registra la crescita più alta d’Italia (+20,9%); Cremona si attesta a 350 milioni (+19,5%). Accanto alla crescita di Sondrio, si distingue anche Lodi, che registra un notevole +20%.

Per l’assessore Beduschi, questi risultati non sono solo indicatori economici ma veri e propri segnali di identità territoriale: “Questi numeri non sono fredde statistiche, ma raccontano la forza delle nostre filiere, la reputazione internazionale della Lombardia e il valore economico che la qualità genera sui territori. Con la crescita più alta d’Italia – conclude – la nostra regione conferma che investire sulle Denominazioni significa costruire futuro, reddito e competitività”.

In una Lombardia che cresce, Sondrio si ritaglia un ruolo sempre più centrale: un territorio capace di tenere insieme tradizione, innovazione e una qualità riconosciuta in tutto il mondo. Una provincia che non solo produce eccellenze, ma le racconta attraverso la sua storia, i suoi paesaggi e il lavoro quotidiano di centinaia di operatori che fanno della DOP Economy un motore di identità e sviluppo.