SONDRIO – ENPA Sondrio richiama l’attenzione dei proprietari di cani in vista delle vacanze in montagna, rilanciando sulla propria pagina Facebook un vademecum diffuso dall’associazione svizzera Acchiappalevrieri Ticino. “In questo periodo di vacanze tanti sono già partiti e tanti partiranno per mete montane. Invitiamo sempre al buon senso e alla massima attenzione. Mai abbassare la guardia e mai pensare che al nostro cane non potrebbe succedere”, scrive l’ente.
Il documento elenca, in maniera schematica, i principali pericoli per un cane lasciato libero in ambiente montano e le relative azioni preventive. Il primo rischio segnalato è lo smarrimento, quando l’animale si allontana seguendo odori o fauna selvatica e non riesce più a ritrovare la strada. In questi casi la prevenzione passa da guinzaglio, lunghina, pettorina adeguata, GPS, microchip obbligatorio, medaglietta con contatto e comandi di sicurezza ben allenati.
Un secondo punto riguarda gli incontri con fauna selvatica, con possibili aggressioni da cinghiali, volpi o vipere, o disturbo alla fauna protetta. Le indicazioni prevedono di tenere il cane al guinzaglio o con lunghina, evitare zone a rischio in determinati periodi e mantenerlo sempre sotto controllo visivo.
Non meno importante il capitolo sugli incidenti su terreni difficili, come cadute in burroni o traumi da rocce. La prevenzione suggerita è la scelta di sentieri compatibili con la forma fisica dell’animale ed evitare tratti con salti o crepacci.
Il vademecum cita anche le punture e morsi di insetti o rettili, che possono causare reazioni allergiche o avvelenamenti da vipera. Per ridurre il pericolo, si raccomanda di evitare che il cane infili muso e zampe nei cespugli, portare un kit di primo soccorso e sapere dove si trova il veterinario più vicino.
Un ulteriore rischio è l’avvelenamento, dovuto a ingestione di esche o piante tossiche. In questi casi, il controllo diretto e l’addestramento a comandi come “lascia” o “no” risultano fondamentali.
Infine, l’attenzione si concentra sui parassiti come zecche, pulci o pappataci, vettori di malattie quali la malattia di Lyme e la leishmaniosi. La prevenzione raccomandata comprende trattamenti antiparassitari regolari e controllo del pelo al rientro dalle escursioni.
Il messaggio di ENPA e Acchiappalevrieri Ticino è chiaro: prudenza e preparazione possono fare la differenza tra una vacanza serena e un’emergenza.