Sondrio

Foglio di Via per un giovane violento e una donna insolvente: la misura del Questore di Sondrio

Il provvedimento vieta ai due soggetti di tornare nei comuni interessati per tre anni, pena la reclusione fino a diciotto mesi.

Percosse e insolvenza fraudolenta: la Polizia di Stato e i Carabinieri identificano i responsabili. Provvedimenti adottati dal Questore.

Lorenzo Colombo – 2 Gennaio 2025 08:22

Sondrio, Centro Valtellina, Cronaca

polizia di stato

SONDRIO – Il Questore di Sondrio Dott. Sabato Riccio ha emesso il provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di due persone, un giovane di 22 anni e una donna di 45, accusati di condotte ritenute di particolare allarme sociale. La misura, adottata a seguito delle attività preventive e investigative della Polizia di Stato, vieta ai due soggetti di tornare nei comuni interessati per un periodo di tre anni.

Il primo destinatario del provvedimento è un cittadino nordafricano residente in provincia, protagonista di episodi di violenza e danneggiamenti avvenuti lo scorso novembre nei comuni di Sondrio e Albosaggia. L’uomo è accusato di percosse, minacce e danneggiamento ai danni di più persone, reati che hanno destato grande preoccupazione nella comunità.

La seconda destinataria è una donna italiana di 45 anni, deferita all’Autorità Giudiziaria per insolvenza fraudolenta. Tra i mesi di agosto e settembre, la donna aveva soggiornato in diverse strutture alberghiere nei comuni di Sondrio, Morbegno, Cosio Valtellino e Chiavenna, consumando pranzi e cene senza pagare i conti, per poi dileguarsi. L’attività investigativa ha permesso di identificarla e raccogliere le prove necessarie per l’emissione del provvedimento.

Fondamentale, in entrambi i casi, è stata l’attività congiunta della divisione Anticrimine della Questura e dei Carabinieri, che ha fornito gli elementi utili per l’adozione della misura. Il Foglio di Via Obbligatorio mira a prevenire ulteriori reati e garantire la sicurezza pubblica, sottolineando il ruolo cruciale del Questore come Autorità provinciale di pubblica sicurezza.

La violazione del provvedimento comporta severe sanzioni: è prevista la reclusione da sei a diciotto mesi e una multa che può raggiungere i 10.000 euro. L’obiettivo, come ribadito dal Questore, è tutelare la collettività e impedire il reiterarsi di condotte illecite che minacciano la serenità dei cittadini.