Sondrio

Fontana: “Le Olimpiadi in Lombardia saranno un’eredità per i territori”

Il presidente della Regione, intervistato da Lombardia Notizie TV, ripercorre l’anno pre olimpico.

Dall’orgoglio del “ghe sem” all’Olimpiade diffusa, fino al valore simbolico della torcia e al sogno di assistere alla discesa sulla Stelvio.

Redazione VN – 31 Dicembre 2025 11:51

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità

Olimpiadi Cerchi

SONDRIO – “Abbiamo fortemente voluto le Olimpiadi in Lombardia, superando diffidenze e tentativi di sgambetti. Sarà un evento che resterà nella memoria di tutti”. Con queste parole Attilio Fontana ha ripercorso, in un’intervista trasmessa da Lombardia Notizie TV, le tappe dell’ultimo anno che precede l’appuntamento olimpico, sottolineando il valore strategico e simbolico dei Giochi per l’intera regione.

Il presidente di Regione Lombardia ha ricordato uno dei momenti comunicativi più riconoscibili del percorso pre olimpico: il “tormentone” del ghe sem. «Lanciai il “ghe sem”, il “ci siamo”, per chiamare tutti a raccolta e stimolare una partecipazione emotiva verso qualcosa di eccezionale come i Giochi Olimpici, che si disputeranno in Lombardia per la prima volta nella storia», ha spiegato Fontana. Un’espressione semplice, diventata nel tempo un simbolo di orgoglio e appartenenza.

Al centro della riflessione del governatore c’è il modello scelto per l’evento: quello di un’Olimpiade diffusa. “Avremo il primo esempio di Olimpiade che rispetta le esigenze dei territori – ha sottolineato – senza cattedrali nel deserto e con strutture che saranno riutilizzate secondo il principio dell’eredità a Cinque Cerchi”. Un approccio che punta alla sostenibilità e al riuso delle infrastrutture, evitando sprechi e lasciando benefici duraturi alle comunità locali.

Fontana ha poi rassicurato sullo stato di avanzamento dei lavori: “Ora ci siamo davvero. Anche i bacini per l’innevamento sono stati rinnovati e tutto è pronto per le gare”. Un messaggio di fiducia che guarda non solo all’organizzazione sportiva, ma anche alla capacità del territorio di farsi trovare pronto sotto ogni aspetto.

Ampio spazio è stato dedicato anche al passaggio della torcia olimpica, destinato a toccare numerose località lombarde. “Sicuramente non mi perderò la fiaccola del 14 gennaio nella mia Varese – ha dichiarato – ma in generale il passaggio ha un grande significato simbolico e promozionale per tutti i territori attraversati”. Un momento capace di unire idealmente le comunità e di accendere i riflettori su borghi, città e vallate.

Infine, una nota più personale: il governatore ha confessato quale gara sogna di seguire dal vivo. “Mi piacerebbe assistere alla discesa libera maschile sulla Stelvio a Bormio: ha un fascino straordinario”. Un desiderio che racchiude l’essenza delle Olimpiadi lombarde, sospese tra grande sport, paesaggi iconici e identità territoriale.