Sondrio

Frana di Spriana, Scaramellini sulla ripartenza dei lavori: “Una notizia che ci soddisfa”

Il sindaco di Sondrio mostra tutta la sua soddisfazione verso gli interventi di messa in sicurezza.

"Un’opera fondamentale per il territorio, attendiamo fiduciosi il completamento dell’intervento".

Redazione VN – 13 Novembre 2025 08:20

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità

Marco Scaramellini sindaco Sondrio
Marco Scaramellini, sindaco di Sondrio

SONDRIO – Dopo oltre un decennio di attesa, ripartono i lavori per la messa in sicurezza della frana di Spriana, un’opera considerata vitale per la salvaguardia dell’abitato di Sondrio e dei comuni limitrofi di Spriana e Torre di Santa Maria.

La notizia, ufficializzata dalla Prefettura di Sondrio, segna un passaggio cruciale in una vicenda lunga e complessa, che si avvia finalmente verso una conclusione positiva.

«Questa è davvero una bella notizia – ha commentato il sindaco di Sondrio – che ci soddisfa e ci rassicura sulla volontà di completare un’opera fondamentale per il territorio. Rendiamo merito alla Prefettura per il risultato ottenuto, frutto dell’assiduo lavoro condotto in questi anni, e ringraziamo il prefetto Anna Pavone per averlo concretizzato».

Il primo cittadino ha ricordato il percorso che ha portato a questo risultato: «La frana di Spriana è per noi una questione prioritaria, di vitale importanza. Sin dal nostro insediamento, nel 2018, avevamo avviato un’interlocuzione con la Prefettura e con il Provveditorato alle Opere Pubbliche Lombardia – Emilia Romagna, sollevando il tema dell’opera incompiuta e chiedendo i fondi necessari per completarla».

Il vero punto di svolta è arrivato nel 2021, quando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato 25 milioni di euro per consentire la ripresa dei lavori, oggi finalmente riavviati.

«Registriamo questo passaggio determinante – ha concluso il sindaco – e attendiamo fiduciosi il completamento dell’intervento, affinché la sicurezza dei cittadini e del territorio sia pienamente garantita».

L’opera, sospesa dal 2013, rappresenta uno degli interventi più importanti per la stabilità idrogeologica della Valtellina, e la sua ripresa dà nuovo impulso alla strategia complessiva di prevenzione e tutela del territorio montano.