Sondrio

Frontalieri, oltre 1,5 milioni a Sondrio: ristorni per Comunità Montane e Comuni di confine

Alla Valtellina e alla Valchiavenna destinati circa 1,6 milioni per finanziare opere e servizi nei territori frontalieri.

Sertori: "Risorse preziose per i territori dove i frontalieri vivono e da cui ogni giorno partono per lavorare in Svizzera".

Redazione VN – 14 Ottobre 2025 08:55

Sondrio, Centro Valtellina, Economia

Lavoratori frontalieri

SONDRIO – Arrivano risorse importanti per la provincia di Sondrio e per le Comunità Montane della Valtellina e della Valchiavenna: oltre 1,5 milioni di euro in ristorni fiscali destinati ai territori di confine. In totale, Regione Lombardia trasferirà 14.173.000 euro alle Province e alle Comunità Montane delle aree di frontiera (Como, Lecco, Monza e Brianza, Sondrio e Varese), come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e approvato con delibera dalla Giunta regionale.

“I frontalieri lombardi – spiegano il presidente Attilio Fontana e l’assessore regionale alla Montagna e ai Rapporti con la Confederazione elvetica Massimo Sertori – portano ogni giorno le loro competenze al servizio dell’economia svizzera, ma vivono e investono nei nostri territori. Queste risorse rappresentano un giusto ritorno fiscale a beneficio delle comunità di confine”.

I fondi per la provincia di Sondrio

Nel dettaglio, la ripartizione delle risorse destinate alla provincia di Sondrio è la seguente:

  • Comunità Montana della Valchiavenna: 429.958 euro

  • Comunità Montana della Valtellina di Sondrio: 367.419 euro

  • Comunità Montana della Valtellina di Morbegno: 146.967 euro

  • Comunità Montana della Valtellina di Tirano: 206.380 euro

  • Comunità Montana Alta Valtellina: 306.443 euro

  • Provincia di Sondrio: 132.896 euro

Le somme saranno erogate in un’unica soluzione, e le Province avranno il compito di trasferire le quote spettanti ai singoli Comuni coinvolti nei piani provinciali di intervento, assegnando il 50% come anticipo e il restante 50% a conclusione dei lavori.

“Si tratta di risorse fondamentali per finanziare opere e servizi nei territori dove i lavoratori frontalieri risiedono e da cui ogni giorno partono per la Svizzera – ha sottolineato Sertori –. I ristorni vengono assegnati annualmente e il meccanismo resterà in vigore fino al 2033“.

L’assessore Alessandro Fermi ha evidenziato l’importanza del provvedimento: “Sono fondi che tornano ai territori per essere trasformati in progetti concreti, in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini e sostenere lo sviluppo delle comunità di confine“.

Per la Valtellina e la Valchiavenna, questi finanziamenti rappresentano una boccata d’ossigeno per sostenere i Comuni più piccoli e montani, rafforzare servizi essenziali e valorizzare un tessuto socio-economico che continua a essere un punto di forza della Lombardia di confine.