SONDRIO – Oggi, lunedì 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In segno di vicinanza alle vittime di maltrattamenti e di femminicidio, per sensibilizzare e agire contro ogni forma di abuso, anche i Comuni valtellinesi hanno lasciato sui canali social dei messaggi legati a questa importante ricorrenza.
A partire dal Comune di Delebio: “La violenza sulle donne è una piaga che non può essere tollerata e tutti noi abbiamo il dovere di contribuire a cambiarne la realtà. Come affermato dalla grande poetessa italiana Alda Merini: “La donna è la speranza, la lotta, la forza che muove il mondo”. Oggi ricordiamo che la forza di ogni donna va celebrata, protetta e rispettata, e che la lotta contro la violenza deve essere continua e condivisa da tutta la comunità”.
Si è unito al coro anche il Comune di Teglio che ha voluto porgere un ringraziamento alla compagnia teatrale Gente Assurda che ha portato in scena sabato, presso l’oratorio, lo spettacolo “Kintsugi” con la regia di Gianluca Moiser. Illusione, paura, debolezza e resilienza le emozioni mostrate in scena “hanno rappresentato la densità dell’essere una donna violata, sminuita e che deve prendere coraggio solo da se stessa per andare avanti. Quattro stati d’animo rappresentati da abiti creati appositamente da Michela Chiecchi, giovane creatrice di moda valtellinese. Abiti dedicati a tutte queste emozioni, per tutte le donne che hanno vissuto, vivono e vivranno questi momenti”.
Il Comune di Colorina ha scelto invece di pubblicare un video in cui appaiono delle scarpe rosse, la panchina rossa del paese e infine un manifesto con scritto “se mai abbasserò la testa…sarà solo per ammirare le mie scarpe”.
A far sentire la sua voce anche il Comune di Chiuro: “Ogni giorno deve essere quello giusto per dire “no” a qualsiasi genere di violenza. Non è solo una questione di donne, riguarda tutto il Paese e sfregia le nostre comunità e la nostra civiltà. Contro la violenza sulle donne le leggi non bastano, il problema è culturale. Agli uomini è richiesto di superare una cultura che ha ridotto la donna ad una proprietà. E’ fondamentale agire andando alle radici, impegnandosi sul piano educativo già in tenera età, insegnando ai bambini e alle bambine la parità di genere, il rispetto e la libertà. Solo così, con la consapevolezza del valore delle persone, a prescindere se uomo o donna, si uscirà dal buio di un fenomeno assurdo e senza attenuanti. Anche nel nostro piccolo occorre essere parte attiva in questo processo per far crescere le coscienze”.
E così tutti gli altri, decisi a non voltarsi dall’altra parte di fronte a un fenomeno tutt’altro che debellato.
Man mano che usciranno nuovi messaggi, aggiorneremo il pezzo.