Sondrio

Il questore Riccio nelle scuole: “Grazie per averci emozionato con l’Inno d’Italia”

"Volevo ringraziarvi personalmente per aver cantato egregiamente il nostro Inno d’Italia durante la Festa della Polizia".

Redazione VN – 10 Maggio 2025 07:26

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità

Questore Sabato Riccio
Il Questore di Sondrio Sabato Riccio in visita a scuola

SONDRIO – Un applauso lungo e sincero, bandierine tricolori agitate con entusiasmo e un inno scolastico intonato a gran voce: così è stato accolto il questore di Sondrio, Sabato Riccio, dalle alunne e dagli alunni delle scuole primarie Racchetti, Credaro, Quadrio e Pio XII. Una visita speciale, carica di significato, che ha avuto il sapore della gratitudine e dell’educazione civica.

L’incontro è avvenuto all’indomani della Festa della Polizia, che si è svolta nei giorni scorsi al Teatro Sociale di Sondrio. Protagonisti dell’evento, oltre alle forze dell’ordine, anche 250 bambini che, con emozione e partecipazione, avevano cantato l’Inno di Mameli davanti a una platea commossa. Un gesto sentito, che ha lasciato il segno tra i presenti e che ha spinto il questore Riccio a volerli ringraziare di persona.

“Volevo ringraziarvi personalmente per aver cantato egregiamente il nostro Inno d’Italia durante la Festa della Polizia, facendo emozionare tutti in sala. Siete stati calibrati e gioiosi. E poi la vostra grande emozione è arrivata a tutti”, ha detto il questore, rivolgendosi direttamente ai piccoli allievi. Con il sorriso e un tono affabile, Riccio ha voluto sottolineare l’importanza dell’impegno quotidiano, della famiglia, della scuola, e del rispetto per le regole, ricordando il ruolo che la Polizia di Stato svolge al servizio della collettività: “Impegnatevi sempre nella vita seguendo con familiari e quelli dei vostri docenti, senza mai dimenticare che la polizia, come tutte le forze dell’ordine, è al servizio di tutti, vigilando sulla sicurezza della comunità e sul rispetto delle regole. E ricordatevi che il nostro è il vostro futuro che è nelle vostre mani”.

L’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni, tra cori, sorrisi e strette di mano. I bambini, guidati dalle maestre e dai dirigenti scolastici Daniela Montinaro, Ombretta Meago e Francesca Cannizzaro, hanno salutato il Questore con entusiasmo, sventolando le bandiere italiane e ricambiando la visita con il canto dell’inno della propria scuola. Una scena che ha suggellato, come un patto silenzioso, la condivisione di valori profondi: senso civico, appartenenza e rispetto.

A rendere ancora più dolce il momento, il gesto simbolico di Riccio che ha consegnato a ogni bambino un piccolo dono, semplice ma significativo. Una carezza istituzionale, che ha lasciato un segno nel cuore dei presenti, come dimostrano i volti felici immortalati nella tradizionale foto di gruppo accanto ai docenti e ai dirigenti scolastici. Un’immagine che racconta di una scuola che accoglie con orgoglio e gratitudine chi si prende cura della collettività, proprio come un buon padre di famiglia.

“Libertas sub lege”, la libertà sotto la legge, recita il motto della Polizia di Stato. Una formula che ben si è incarnata nel gesto del questore Riccio, simbolo di una divisa che non solo vigila e protegge, ma sa anche abbracciare e ringraziare. Perché i valori della legalità si imparano fin da piccoli. In classe, in famiglia, nella comunità.