Sondrio

Leonardo Cavazzi completa 2800 km in bici da Comiso a Sondrio

Arrivato a Sondrio ieri, martedì 4 agosto, era partito il 6 luglio da Comiso.

Il ciclista valtellinese ha attraversato l’Italia in un viaggio simbolico, patrocinato dal Vaticano in vista del Giubileo 2025.

Lorenzo Colombo – 5 Agosto 2025 07:32

Sondrio, Centro Valtellina, Sport

Leonardo Cavazzi con l’assessore alla Cultura Marcella Fratta 2025 (1)
Leonardo Cavazzi con l’assessore alla Cultura Marcella Fratta

SONDRIO – Dopo 29 giorni e 2800 chilometri percorsi in sella alla sua bicicletta, Leonardo Cavazzi ha finalmente raggiunto il cuore della sua Valtellina. Partito lo scorso 6 luglio da Comiso, in provincia di Ragusa, il ciclista lombardo-siculo ha attraversato l’Italia intera pedalando attraverso nove regioni, portando con sé un messaggio di sport, cultura e spiritualità.

L’arrivo è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, martedì 4 agosto, a Sondrio, dove ad attenderlo c’era l’assessore alla Cultura Marcella Fratta. L’abbraccio simbolico della città è avvenuto con uno scambio di omaggi e racconti, in un clima di emozione palpabile.

Leonardo Cavazzi con l’assessore alla Cultura Marcella Fratta

Quello di Cavazzi non è stato un semplice itinerario sportivo, ma un viaggio dal forte significato simbolico. Il suo progetto ha ottenuto il patrocinio del Vaticano, inserendosi nel cammino di avvicinamento al Giubileo 2025. A sostenerlo, tra gli altri, anche Monsignor Rino Fisichella, che ha riconosciuto nella pedalata dell’atleta valtellinese un gesto di “pellegrinaggio moderno”, capace di parlare a tutti, credenti e non.

“In questi trenta giorni ho incontrato numerosi amministratori, che mi hanno accolto nei loro municipi – ha raccontato – Sono stati incontri molto belli. A loro ho raccontato le ragioni del viaggio e ho trovato gioia e condivisione. Ho incontrato anche tanta gente comune, nelle strade, nei bar o nei campeggi dove ho dormito. Il significato del viaggio è anche questo: conoscere e conoscersi è uno scambio di esperienze, è condivisione. Ringrazio la Sicilia per avermi accompagnato in Valtellina, unendo storia e cultura della nostra bellissima nazione”.

Leonardo, con il volto segnato dalla fatica ma con lo sguardo pieno di soddisfazione, ha raccontato le tappe più significative del suo percorso, i paesaggi mutevoli, gli incontri inattesi, le salite dure e i momenti di silenzio interiore.

Il suo viaggio è diventato, giorno dopo giorno, una piccola storia italiana: quella di chi crede nel valore della lentezza, nel rispetto dei territori e nella possibilità di riscoprire il Paese da una prospettiva diversa, più umana.