Sondrio

Pagamenti digitali in crescita: più del 60% delle transazioni in Lombardia

Carte e wallet digitali dominano i pagamenti nei negozi e nei pubblici esercizi secondo Confcommercio.

Su 600 attività economiche, il digitale ha superato il contante.

Redazione VN – 1 Novembre 2025 08:02

Sondrio, Centro Valtellina, Economia

pos bancomat

SONDRIO – Il portafoglio digitale conquista i consumatori lombardi. Una ricerca condotta da Confcommercio Lombardia su un campione di 600 attività economiche – di cui l’86% microimprese – mostra come i pagamenti elettronici abbiano superato definitivamente il contante, ridisegnando le abitudini di spesa e la gestione delle transazioni nei negozi, nei bar e nei ristoranti.

L’indagine, presentata dal segretario generale di Confcommercio Lombardia, Giovanna Mavellia, durante il panel “La fedeltà nei pagamenti: mito o possibile realtà?” organizzato da Ipsos Doxa al Salone dei Pagamenti, conferma un trend chiaro: i pagamenti digitali rappresentano oltre il 60% del totale per più della metà delle attività intervistate.

Le carte di credito risultano oggi la modalità di pagamento più utilizzata dai clienti, seguite dalle carte di debito, mentre il contante scivola al terzo posto. Sempre più diffusi anche i wallet digitali e le app di pagamento, strumenti considerati “agili e sicuri” dagli esercenti, con un punteggio medio di 7,1 su 10 in termini di soddisfazione.
Le motivazioni principali: rapidità delle transazioni, efficienza e riduzione dei rischi di gestione del denaro fisico.

Nel frattempo, iniziano a farsi strada anche soluzioni innovative come il “Buy Now Pay Later”, che consentono di acquistare beni e servizi dilazionando il pagamento senza interessi, particolarmente apprezzate dai clienti più giovani.

Le criticità legate ai pagamenti digitali – come le commissioni bancarie o i costi tecnologici – vengono segnalate solo dal 17% delle imprese, ma resta bassa la conoscenza delle condizioni economiche offerte dai circuiti.
Metà delle attività ha dichiarato di offrire pagamenti gratuiti fino a 10 euro, il 30% applica costi anche sotto questa soglia, mentre una su cinque non sa se il servizio sia gratuito o meno.

“È evidente – ha spiegato Giovanna Mavellia – che le imprese commerciali e i pubblici esercizi stanno cogliendo i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, in particolare dei più giovani. Offrire una gamma ampia di modalità di pagamento è oggi un fattore competitivo, ma anche un modo per mantenere un rapporto umano con i clienti, conoscendone abitudini e preferenze”.

Per Mavellia, il futuro del commercio lombardo passa dalla capacità di coniugare innovazione e conoscenza del cliente: “La relazione personale permette di offrire un servizio su misura, modellato sul livello di confidenza con la tecnologia di ciascun cliente. È questa – conclude – la vera fedeltà nei pagamenti: non solo digitale, ma anche relazionale”.

Il messaggio è chiaro: la transizione digitale dei pagamenti è ormai una realtà consolidata, ma per renderla davvero efficace serve maggiore consapevolezza e formazione, sia per gli esercenti che per i consumatori, nel segno di una modernità più inclusiva e sostenibile.