Dirigerà la Divisione Anticrimine della Questura di Sondrio
Ultimo incarico di Perrone a Padova nella Polizia Ferroviaria, dove operava dal 2016
SONDRIO – Dirigerà la Divisione Anticrimine della Questura di Sondrio, il nuovo vicequestore della Polizia di Stato Luca Perrone. Ad accoglierlo e augurargli buona fortuna per il ruolo carico di responsabilità che da adesso assumerà il Questore dott. Carlo Ambrogio Enrico Mazza.
Di recente l’Ufficio che amministrerà Perrone ha visto implementare gli interventi nell’ambito di tutela delle fasce deboli come le vittime di violenza domestica e di genere.
Biografia
Nato a Roma nel 1970, ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Perrone è entrato a far parte dell’amministrazione dal 1989.
Diventato Commissario Capo dopo aver frequentato il corso a Roma nel 2003 è stato assegnato come primo incarico alla Questura di Cagliari dove a diretto per diversi anni l’U.P.G.S.P. delle volanti.
Qui ha poi diretto il Comm.to di Polizia di Stato di Sant’Avendrace dove ha contrastato il traffico di droga concorrendo a numerose operazioni con la Squadra Mobile di Cagliari.
Assegnato nel 2008 alla Questura di Venezia, ha diretto il Comm.to di Mestre e poi di Marghera. Erano gli anni in cui si verificava in Italia la crisi economica determinata dalle cosiddette delocalizzazioni della produzione industriale. Il polo chimico di Marghera e Fincantieri ha visto una forte riduzione della manodopera comportando un forte impatto sociale conseguente agli stati di disoccupazione deli operai.
In questo contesto numerosi servizi di O.P. sono stati diretti dal dr. Perrone, conseguenti alle proteste dei lavoratori che quotidianamente bloccavano le entrate alle industrie e la circolazione stradale e ferroviaria.
Dal 2016 al 2018 è stato membro della Commissione Territoriale di Padova per il riconoscimento della Protezione Internazionale e dei richiedenti Asilo.
Nel 2016 è stato assegnato alla specialità della Polizia Ferroviaria dirigendo la Sezione Operativa di Padova. In tale contesto ha avuto modo di contrastare in modo radicale la piaga sociale dei furti di rame, particolarmente grave nel settore dei trasporti poiché determina il blocco della circolazione territoriale, riuscendo quasi ad azzerare il fenomeno e smantellare le bande criminali dedite a questo specifico traffico.