Per la Festa della Donna, una mostra al Tribunale organizzata dal Circolo Culturale Angelo Tenchio
Dall'8 al 13 marzo esposizione visitabile negli orari 9-13
SONDRIO – Sette fotografie che ritraggono il mondo della donna e la sua luce interiore in diversi momenti e aspetti della vita. Sono gli scatti che saranno esposti nella mostra ‘La bellezza al femminile’, scelti dal Circolo Culturale Angelo Tenchio per celebrare la Festa della Donna 2024.
Si svolgerà a Sondrio, al Palazzo del Tribunale, col patrocinio del Tribunale di Sondrio, dell’Ordine degli Avvocati, del Comune di Sondrio e del Comune di Oggiono, in collaborazione col Comitato Pari Opportunità Avvocati. La mostra fotografica sarà aperta dall’8 al 15 Marzo e sarà visitabile dalle ore 9 alle 13.
Un progetto artistico che passa attraverso l’obbiettivo femminile: a parteciparvi infatti le fotografe Agnese Denti, Emanuela Venneri, Francesca Russo, Renata Molteni, Roberta Gambarini, Serena Compagnoni, Sonia Barini.
L’uomo cerca nella bellezza femminile un’ancora di salvezza per superare le difficoltà della vita. Il fotografo nel rappresentare la bellezza della donna può scegliere diversi linguaggi: uno stile classico, la ricerca e la creazione di una fotografia antica, leggera e molto profonda, poetica, talvolta scultorea; uno stile creativo per coglierne le emozioni, i sentimenti, i drammi, i sogni e i desideri.
Le donne diventano così protagoniste assolute in scenari naturali o in interni o su fondi neutri da studio, figure e situazioni che si avvertono fuori dal tempo e che per gli indumenti, i colori, i toni, le posture, si librano in un perfetto equilibrio tra il mondo delle loro esistenze e le sensazioni, le emozioni, le pulsioni, il guizzo creativo e, perché no, l’innamoramento di chi le fotografa.
Giovanni Gastel, il fotografo per eccellenza della donna, così ne parla: “Le donne sono un universo psicologico lontanissimo da quello maschile con una elevata componente di mistero per me. Mi hanno sempre attratto i meccanismi mentali femminili…Quando le ritraggo dedico del tempo prima di scattare per comprendere il nucleo di chi ho davanti…È la donna che entra dentro l’obiettivo e ne viene fuori reinterpretata da me…Le mie donne emanano luce, non la ricevono”. La donna, di fronte all’obiettivo sembra ci chieda: “scova la luce che è in me, che è nell’animo di ogni donna”.
Guardando i ritratti di queste donne vengono alla mente le parole di Alda Merini: “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”. Ed ecco quindi le donne, nella bellezza delle loro diversità: nella giovinezza e nella vecchiaia, nella maternità, nel dolore, nella sofferenza e nella malattia, nella serenità, nei loro pensieri e nei momenti di felicità, ma sempre nella fierezza di essere donne.