SONDRIO – È uno dei momenti più attesi del calendario civico sondriese: il “Ligari d’Argento”, il premio con cui il Comune di Sondrio esprime stima e gratitudine ai cittadini che si sono distinti per l’impegno verso la comunità, torna anche quest’anno con la sua ventinovesima edizione.
Istituito nel 1997, il riconoscimento prende il nome dal celebre pittore settecentesco Pietro Ligari e consiste in una targa d’argento che riproduce un disegno originale dell’artista. La consegna avverrà venerdì 12 dicembre 2025, alle ore 16.30, nella suggestiva cornice della Sala Consiglio di Palazzo Pretorio, durante una cerimonia aperta alla cittadinanza.
Il premio, a cadenza annuale, coincide tradizionalmente con le festività natalizie, periodo simbolico per la condivisione e la partecipazione civica. Le candidature possono essere presentate da singoli cittadini, gruppi o associazioni, secondo le modalità indicate nell’avviso pubblico allegato al bando.
A valutarle sarà una Commissione composta dagli ex sindaci di Sondrio e dal sindaco in carica, presieduta dal più anziano per età. Un gruppo di garanti che rappresenta la memoria storica e istituzionale della città, chiamato a individuare chi, con il proprio impegno, ha contribuito alla crescita civile, sociale e culturale di Sondrio.
Un albo d’onore lungo quasi trent’anni
Dal 1997 a oggi, il “Ligari d’Argento” ha premiato figure di rilievo del mondo civile, religioso, culturale e del volontariato, testimoni dei valori di solidarietà, dedizione e amore per la città.
Tra i nomi che compongono questo vero e proprio albo d’onore sondriese figurano, tra gli altri, Sandro Massera (1997), Suor Ersilia Pezzini (1999), Don Narciso Mandelli (2007), Mons. Valerio Modenesi (2013), Padre Gianni Nobili (2015), Simone Del Curto (2017), Pierluigi Patriarca (2019), Bianca Ceresara Declich (2021), Maria Pia Bongiascia (2022), Gemma Simonini (2023) e Giuliana Gualteroni, ultima insignita nel 2024.
Il “Ligari d’Argento” è così diventato un simbolo di appartenenza e di riconoscenza, un modo per celebrare chi, in silenzio o in prima linea, contribuisce ogni giorno a rendere Sondrio una città viva, solidale e orgogliosa della propria identità.