Sondrio

Sondrio. Un viaggio tra ghiacciai, clima e archeologia

Il terzo incontro del ciclo “Le forme storiche del paesaggio del mandamento di Sondrio”.

Esperti e ricercatori raccontano l’evoluzione ecologica della valle dagli ultimi 18.000 anni a oggi.

Federica Lassi – 22 Ottobre 2025 07:02

Sondrio, Centro Valtellina, Montagna

Ghiacciaio Fellaria
Il Ghiacciaio Fellaria

SONDRIO – Un pomeriggio per scoprire la lunga storia ecologica della Valtellina, dai ghiacciai all’intervento dell’uomo, passando per le tracce lasciate dagli animali nel corso dei secoli. È questo l’obiettivo del terzo incontro del percorso formativo “Le forme storiche del paesaggio del mandamento di Sondrio nel contesto alpino”, promosso dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio nell’ambito del progetto Le radici di una identità 2, sostenuto da Fondazione Cariplo.

L’appuntamento, in programma venerdì 24 ottobre alle 14.30, si svolgerà nella sala conferenze della Comunità Montana di Sondrio (e in diretta online al link bit.ly/3JOQr6R), e avrà come filo conduttore il tema “I tempi lunghi delle interazioni ecologiche e l’innovazione della ricerca”.

A guidare il pubblico in questo viaggio tra passato e presente saranno tre studiosi d’eccezione: Cesare Ravazzi, ecologo terrestre e primo ricercatore del CNR di Milano, analizzerà la storia naturale del clima e della vegetazione della Valtellina dall’ultima glaciazione fino all’epoca moderna, raccontando come i processi naturali e le attività umane abbiano modellato gli ecosistemi alpini negli ultimi 18.000 anni.

Valter Maggi, glaciologo e docente all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nonché presidente del Comitato Glaciologico Italiano, approfondirà invece il ruolo dei ghiacciai come archivi naturali del clima, spiegando come lo studio delle morene e delle carote di ghiaccio consenta di ricostruire l’evoluzione climatica su scala globale.

Infine, Francesca Fapanni, archeozoologa e assegnista di ricerca presso l’Università di Bergamo, presenterà i risultati degli scavi condotti al Castello di Caspoggio, dove i resti faunistici medievali hanno permesso di ricostruire l’economia e l’ambiente della Valmalenco tra XIII e XIV secolo.

Il percorso formativo è organizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio e gli ordini professionali della provincia — Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti industriali e Geologi — con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza del paesaggio come risultato di complesse interazioni tra natura, clima e presenza umana.

Un’occasione, dunque, per comprendere come la ricerca scientifica possa contribuire a leggere il passato per costruire un futuro più consapevole, sostenibile e attento alle trasformazioni ambientali in corso.

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