L'uomo non ha fatto rientro da una passeggiata, facendo scattare l'allarme
Figura nota nel mondo dell'alpinismo, è sua la prima salita del Cerro Torre
SONDRIO – Il mondo dell’alpinismo tutto è con il fiato sospeso per la sorte di Mariolino Conti, guida alpina e Ragno di Lecco che ieri, martedì, non ha più fatto rientro da una passeggiata sui sentieri di Sondrio, nei dintorni di Mossini. Subito è scattato l’allarme da parte dei familiari e la macchina delle ricerche si è messa in moto, perseverando nel tentativo di ritrovarlo fino a tarda notte, quando ha dovuto arrendersi al buio.
Classe 1944, Conti ha realizzato un’impresa memorabile che l’ha fatto salire alla ribalta, insieme ai compagni Casimiro Ferrari, Pino Negri e Daniele Chiappa, dell’alpinismo internazionale: la prima salita del Cerro Torre, in Patagonia, lungo la parete Ovest a inizio gennaio 1974. Non si contano poi le spedizioni di cui è stato protagonista nel corso della sua lunga carriera, che gli hanno consentito di scrivere pagine memorabili dei maglioni rossi.
Con le prime luci dell’alba di oggi, mercoledì, le ricerche sono riprese e la speranza di ritrovare Zenin, soprannome con cui Conti è conosciuto tra gli alpinisti, non si sono ancora spente. In azione ancora una volta i tecnici del Soccorso alpino VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, con le Stazioni di Sondrio e Valmalenco, oltre al Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza, Carabinieri, Vigili del fuoco, Protezione civile. Per il Cnsas è presente anche l’unità cinofila molecolare. I soccorritori stanno operando anche con i droni, per ispezionare il territorio dall’alto.
Sul posto, disponibili a dare una mano, anche numerosi soci dei Ragni di Lecco. Le squadre stanno battendo le aree prioritarie nei dintorni di Mossini, verso la Valmalenco e verso Castione Andevenno, territori spesso frequentati dall’alpinista.