Sondrio

Tassa di soggiorno +140% in Lombardia e Veneto: l’allarme di Confcommercio e Federalberghi

Le associazioni del turismo e del commercio contro l’ipotesi di aumento dell’imposta in vista dei Giochi.

"Un provvedimento che danneggia il settore e offusca l’immagine del Paese".

Redazione VN – 17 Ottobre 2025 13:18

Sondrio, Centro Valtellina, Economia

Strutture ricettive reception hotel

SONDRIO – Un aumento fino al 140% della tassa di soggiorno nei Comuni di Lombardia e Veneto? L’ipotesi, contenuta nelle anticipazioni sul “Decreto anticipi” collegato alla Legge di Bilancio, accende lo scontro tra il Governo e il mondo del turismo.

In una nota congiunta, Confcommercio Lombardia, Confcommercio Veneto, Federalberghi Lombardia e Federalberghi Veneto esprimono forte preoccupazione: «La prospettiva di un aumento dell’imposta di soggiorno da 5 a 12 euro a notte nel 2026 è assolutamente da scongiurare. Sarebbe un segnale devastante per il comparto ricettivo e per l’immagine delle nostre regioni a livello internazionale».

Le associazioni ricordano come, negli anni che hanno preceduto i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, il settore dell’ospitalità abbia investito in riqualificazione delle strutture, formazione del personale e miglioramento dei servizi, proprio per accogliere al meglio l’appuntamento sportivo più atteso del decennio.

«Sconcertano – sottolineano le sigle – le anticipazioni sul Decreto anticipi, che arrivano dopo recenti aumenti già introdotti in diversi Comuni. Gli operatori hanno lavorato duramente per migliorare l’offerta e calmierare i prezzi, contribuendo al successo della candidatura olimpica: questa misura rappresenterebbe un biglietto da visita negativo per i nostri territori».

Il comparto turistico sottolinea come l’effetto di una tassa così elevata sarebbe duplice: penalizzare i visitatori italiani e indebolire la competitività internazionale di due regioni che, da sole, rappresentano oltre un quarto del turismo nazionale.

«I flussi turistici in crescita, destinati ad aumentare con le Olimpiadi, devono essere resi strutturali grazie alla risonanza dell’evento – concludono Confcommercio e Federalberghi – non sfruttati per fare cassa. Il turismo va sostenuto e non gravato da ulteriori oneri».