SONDRIO – Rendere la montagna e le sue bellezze fruibili a tutti, senza barriere. È questo l’obiettivo della seconda edizione del progetto STAI – Servizi per un turismo accessibile e inclusivo, presentata a Palazzo Lombardia con la partecipazione dell’assessore regionale Elena Lucchini, del presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola e dei rappresentanti delle principali associazioni delle persone con disabilità.
Il progetto, sostenuto con risorse per oltre 6 milioni di euro grazie a un avviso del Ministero per le Disabilità, mira a rafforzare il turismo montano e termale in vista di Milano-Cortina 2026, lasciando un’eredità di accessibilità anche oltre l’evento olimpico.
In Valtellina sono numerosi gli interventi previsti:
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Valmasino – Sasso Remenno: creazione di una pista ciclopedonale accessibile e installazione di segnaletica inclusiva;
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Val di Mello e Tartano: realizzazione di sentieri e aree di sosta inclusive, con attenzione anche al turismo religioso;
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Parco del Tartano: pista ciclo-pedonale e BikeGrill accessibile;
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Navigazione Adda: imbarcazioni attrezzate, pontili e piattaforme per favorire l’accesso a tutti.
Si tratta di opere che andranno a integrarsi con percorsi culturali, sportivi ed enogastronomici, in un’ottica di sviluppo turistico inclusivo e sostenibile.
«Il nostro intento – ha dichiarato l’assessore Lucchini – è sviluppare interventi che facilitino l’accesso al territorio, non solo abbattendo le barriere architettoniche ma soprattutto costruendo un sistema di inclusione turistica che resti patrimonio per il futuro».
In quest’ottica saranno promossi percorsi formativi per operatori del turismo, tirocini per persone con disabilità nei settori dell’accoglienza e della ristorazione, e iniziative di marketing inclusivo. Tutte le fasi progettuali prevedono il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità, per garantire esperienze realmente accessibili.
Il progetto prevede anche la definizione di un accordo con la Fondazione Milano Cortina 2026 per favorire l’accessibilità agli eventi olimpici e paralimpici: dai servizi negli impianti sportivi alle cerimonie, fino alle infrastrutture collegate.
Con il progetto STAI, la Valtellina si candida a diventare un modello di turismo inclusivo capace di unire bellezze paesaggistiche, accoglienza e innovazione sociale, offrendo opportunità nuove non solo ai visitatori, ma all’intera comunità.