TIRANO – È stato allontanato dal Comune di Tirano con un Foglio di Via Obbligatorio della durata di due anni l’uomo che nei giorni scorsi ha aggredito un controllore di Trenord e un’autista di un’azienda di trasporto pubblico locale impegnata nel servizio sostitutivo della linea ferroviaria Lecco–Tirano.
L’episodio si è verificato nei pressi di una fermata dell’autobus, dove il soggetto – in evidente stato di ebbrezza alcolica – ha dato in escandescenze dopo essere stato invitato ad allontanarsi da un’area non autorizzata. Alla richiesta di fornire le proprie generalità da parte delle Forze dell’Ordine, l’uomo ha reagito con atteggiamenti minacciosi e aggressivi, rifiutandosi di collaborare.
Secondo quanto ricostruito dagli operatori della Polizia di Frontiera di Tirano e dai Carabinieri della Stazione di Sondalo, intervenuti sul posto, l’aggressore ha colpito con un calcio al torace l’autista del pullman e ha poi minacciato e percosso il controllore Trenord con pugni e schiaffi, dopo che quest’ultimo gli aveva negato l’accesso al mezzo.
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a maltrattamenti, è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. L’aggressione, infatti, ha comportato la soppressione di quattro corse sostitutive, causando un grave disagio ai pendolari e agli utenti del trasporto pubblico.
A seguito delle indagini e dell’attività informativa condotta dagli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Sondrio, il Questore di Sondrio ha disposto la misura di prevenzione personale del Foglio di Via Obbligatorio, che vieta all’uomo di fare ritorno nel territorio comunale di Tirano per un periodo di due anni.
In caso di violazione del provvedimento, sono previste sanzioni severe: la reclusione da sei a diciotto mesi e una multa fino a 10.000 euro.
Attraverso questo intervento – sottolinea la Questura – l’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza intende prevenire il ripetersi di episodi di violenza che generano allarme sociale, tutelando al contempo la sicurezza dei cittadini e degli operatori del trasporto pubblico.
