TIRANO – “È una chance che non possiamo permetterci di sprecare”: con queste parole il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito da Tirano l’importanza strategica dell’appuntamento olimpico del 2026 per la Valtellina, nel corso dell’incontro “Olimpiadi, quali opportunità per la provincia di Sondrio?”, promosso dalla Provincia di Sondrio. Un intervento pragmatico e proiettato oltre il traguardo dell’evento stesso, con uno sguardo al lungo periodo: “Stiamo costruendo non solo una manifestazione di valore mondiale, ma anche una nuova immagine della Valtellina, una nuova economia che guarda al 2040, al 2050”.
Tra sfide e prospettive
Davanti a un pubblico che ha incluso anche gli studenti dell’Istituto Pinchetti, con il vicesindaco di Tirano, Giordana Caelli, a fare gli onori di casa, Giorgetti ha toccato temi che vanno oltre le opere e i cantieri, parlando direttamente ai giovani: “L’economia si costruisce sulle persone. Dobbiamo convincere i ragazzi e le ragazze a restare, a scommettere su questa terra”. Un messaggio accorato, che riconosce nella questione demografica e nella fuga dalle aree montane una delle criticità principali da affrontare, anche alla luce del crescente numero di abitazioni non occupate stabilmente in provincia.
Il ministro ha ricordato come l’economia valtellinese si sia trasformata radicalmente nel corso dei decenni: “Cinquanta anni fa era una cosa, venti anni fa un’altra, oggi è diversa ancora. Il mondo cambia e dobbiamo cambiare con lui”.
Cantieri e monitoraggio: “Faremo una bella figura”
Non sono mancati accenni allo stato di avanzamento dei lavori in vista dei Giochi: “Le complessità ci sono, come in ogni cantiere, ma siamo determinati e convinti che tutto sarà pronto in tempo”. Giorgetti ha anche ammesso di aver pungolato in passato enti e istituzioni locali affinché accelerassero: “Ho detto più volte: così non ci arriviamo. Ma oggi credo che ce la faremo e faremo anche una bella figura”.
Oltre l’evento: il futuro post-Olimpiadi
Al centro dell’intervento anche il “dopo aprile 2026”, tema su cui il ministro ha invitato a riflettere con lucidità: le Olimpiadi come innesco, non come fine. “Dobbiamo già da ora pensare a cosa succederà dopo. Le opere non si devono fermare, devono generare opportunità durature”.
In parallelo, il presidente della Provincia Davide Menegola ha sottolineato come l’evento olimpico sia stato determinante per sbloccare infrastrutture attese da anni, come la variante di Tirano, e ha rilanciato: “Abbiamo bisogno di uno Stato ancora più vicino, per superare non solo problemi strutturali ma anche culturali e sociali”.
Valtellina tra sport, coesione e investimenti
Infine, Giorgetti ha accennato anche alla dimensione simbolica e diplomatica dei Giochi: “Lo sport olimpico è un potente strumento per costruire ponti. Ci sarà un messaggio di pace e fratellanza, e il mondo guarderà la Valtellina, quel piccolo puntino sul mappamondo”. Un’immagine evocativa che riassume bene l’ambizione dell’incontro: far sì che quell’attenzione globale non sia effimera, ma il punto d’inizio per un futuro diverso e condiviso.
Capitolo Popolare di Sondrio: “Serve rispetto per il territorio”
A margine dell’evento, Giorgetti ha risposto anche a domande sulla situazione della Banca Popolare di Sondrio, al centro di dinamiche di mercato e attenzioni istituzionali. “Il governo interviene quando è chiamato dalla legge. Certo è che la Popolare è fortemente radicata in questo territorio, e questo va considerato”. Sul Golden Power, ha chiarito: “La decisione è stata presa, ora siamo nella fase di monitoraggio. Valuteremo in base agli sviluppi”.
Industria, Green Deal e competitività
Chiudendo il cerchio, Giorgetti ha affrontato il tema della competitività industriale, sottolineando le difficoltà del settore e criticando alcune scelte europee: “Il Green Deal, per come è stato concepito, ha penalizzato troppo le nostre industrie. Ora si torna indietro, forse tardi”. Una riflessione che allarga il campo a dinamiche macroeconomiche, ma che riporta ancora una volta l’attenzione sul futuro del territorio: “Se vogliamo che i giovani restino, dobbiamo garantire un tessuto economico vitale. Le Olimpiadi possono aiutarci, ma serve una strategia di lungo respiro”.
