Tirano

Tangenziale di Tirano, ingegneri in visita al cantiere ANAS: “Corsa contro il tempo per le Olimpiadi 2026”

Una cinquantina di professionisti dell’Ordine di Sondrio ha visitato la Variante di Tirano.

La visita tecnica ha permesso agli ingegneri valtellinesi di osservare da vicino lo stato di avanzamento di un cantiere che impegna oltre 200 operai e 40 tecnici.

Redazione VN – 22 Settembre 2025 07:54

Tirano, Alta Valtellina, Attualità

variante Tirano

TIRANO – Una vera e propria immersione nel cuore del maxicantiere della Variante di Tirano, quella vissuta da una cinquantina di ingegneri valtellinesi, protagonisti della visita tecnica organizzata dall’Ordine provinciale in collaborazione con Anas. Sei chilometri e mezzo di tracciato che rappresentano una delle opere più attese e strategiche del progetto “Accessibilità Valtellina”, pensato anche in funzione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

A guidare la comitiva, il direttore dei lavori Anas, ing. Francesco Iorio, e il dott. Simone Angeloni, uno dei pochi valtellinesi direttamente coinvolti nella gestione del cantiere con quartier generale a Villa di Tirano. Dopo una presentazione introduttiva con immagini e dati tecnici, i professionisti hanno potuto percorrere in pullman e a piedi alcuni tratti della futura Tangenziale, osservando da vicino lo stato di avanzamento delle opere.

Il tracciato racchiude in pochi chilometri una sintesi delle principali specializzazioni ingegneristiche: due gallerie – la naturale “Dosso” e l’artificiale “Dosso 1” – due ponti sull’Adda, uno a tre campate in località Stazzona e l’altro a due campate nella zona industriale di Tirano, quattro rotatorie (Villa di Tirano, Stazzona, Tirano e Campone), quattro sottopassi e tre sottovia per ricucire la viabilità locale.

variante Tirano

Gli ingegneri hanno potuto vedere da vicino il ponte sull’Adda a Stazzona, ormai praticamente concluso, e il viadotto alle porte di Tirano, con le spalle completate e la prima campata in acciaio corten già in posizione. Non meno suggestiva la visita alle due gallerie: la “Dosso 1”, artificiale, in fase avanzata di realizzazione, e la “Dosso”, naturale, che rappresenta il vero percorso critico del cronoprogramma lavori.

Sono oltre 200 gli operai impegnati quotidianamente, affiancati da circa 40 tecnici e amministrativi. All’interno del cantiere, ha spiegato il direttore dei lavori Iorio, si trovano un impianto di prefabbricazione e un sistema di monitoraggio ambientale attivo, oltre a soluzioni per la mitigazione degli impatti come i pannelli fonoassorbenti lungo il tracciato.

Grande attenzione anche ai monitoraggi strutturali, presenti e futuri, che si avvalgono di tecnologie avanzate e persino dell’intelligenza artificiale per la redazione del “quaderno di qualità” di ciascun manufatto. Per quanto riguarda i collaudi, sia statici che amministrativi, sono affidati a personale Anas proveniente da altre regioni, mentre la Direzione lavori deve far fronte anche a un imponente carico burocratico e al rispetto del rigido protocollo antimafia, che “interessa tutto, dall’acquisto del calcestruzzo alla carta per la stampante”.

L’imperativo resta uno: rispettare i tempi e garantire la percorribilità della Variante di Tirano in vista delle Olimpiadi. «È una corsa contro il tempo – ha sottolineato l’ing. Iorio – ma stiamo lavorando su più fronti per centrare l’obiettivo».

La giornata si è conclusa con l’unanime apprezzamento da parte degli ingegneri partecipanti. Fondamentale, per la riuscita della visita, la collaborazione tra Anas e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Sondrio. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al segretario e tutor ing. Carlo Erba, al responsabile della formazione ing. Mario Stoppani e alla segreteria dell’Ordine, per aver reso possibile un’esperienza che ha permesso di toccare con mano una delle opere più importanti per il futuro della mobilità in Valtellina.