Tirano

Tirano. Riprendono i lavori al Foro Boario: dissequestrata l’area

Si chiude una complessa vicenda durata due anni.

Il sindaco Spada: "Nulla di scorretto è stato fatto, adesso termineremo gli interventi".

Redazione VN – 14 Febbraio 2024

Tirano, Alta Valtellina, Attualità

Foro Boario Tirano

TIRANO – Potranno riprendere, dopo due anni di interruzioni, i lavori nell’area Foro Boario di Tirano, precedentemente posta sotto sequestro, per realizzare una nuova palestra per l’istituto Pinchetti, un centro raccolta rifiuti comunale e un parco pubblico.

“Adesso, dopo un fermo di due anni, si riparte malgrado quello che è successo, con le stesse motivazioni, per terminare il lavoro che si era programmato”, il commento del sindaco Franco Spada. “Quello che è successo”, quello che ha indotto il blocco dell’intervento, è stata la sospetta presenza di materiali pericolosi (accusa che poi si è rivelata falsa) e altre motivazioni di cui il primo cittadino ancora adesso dice di non conoscere la natura.

Nulla di scorretto, come è emerso, è stato fatto dalle amministrazioni coinvolte – spiega il sindaco – non c’è nessun reo e nessun reato Non sono stati rilevati nell’area né amianto né rifiuti pericolosi. Nulla di nulla! E tutto questo penare di due anni sarebbe stato evitabile se al posto del pregiudizio in fase di indagine fosse stata usata la semplice logica cartesiana, ed è per questo che è difficile darne una giustificazione e farsene una ragione”.

Per Spada sono stati due “film” ad andare in scena, completamente diversi e proseguiti parallelamente.

“Nel primo film, che io personalmente ho vissuto, è descritta la verità e il coraggio di fare scelte complesse delle amministrazioni pubbliche coinvolte e le tante riunioni tra Comune di Tirano e Provincia di Sondrio, degli obiettivi condivisi e di tanti tecnici coinvolti, di imprese che hanno operato, della fatica di ottenere finanziamenti per un nobile fine e di tutti i cittadini che per anni hanno visto l’area urbana che ben conoscevano che si stava trasformando, hanno compreso gli interventi che si stavano realizzando e ne hanno visto lo sviluppo passandoci davanti quotidianamente – racconta la trama il primo cittadino -. Un’area fatiscente che si stava trasformando in palazzetto sportivo al servizio delle scuole superiori e un parco pubblico. Film ovviamente noioso perché parla di lavoro lungo e faticoso, difficile da spiegare e in mezzo a una notevole complessità e a burocrazia spesso asfissiante, e tutto questo è iniziato come pensiero complessivo addirittura nel 2015. Il tutto assolutamente alla luce del sole, comunicato e sistematicamente descritto dagli organi di stampa locale”.

C’è stata però un’altra sceneggiatura a imporsi, per Spada: “Nel secondo film, molto più brillante e recente e di semplice linguaggio, quando si era ormai giunti alla conclusione delle complesse opere di demolizione dell’esistente, con la rimozione e smaltimento dei tetti in amianto e all’inizio di importanti cantieri, la sceneggiatura è stata scritta da corpi dello Stato. La trama giallo crime è cominciata l’11 febbraio 2022, con il sequestro di tutta l’area senza capirne ancora adesso il reale motivo, e la fine è iniziata ora con lo sblocco attuale e la ripartenza di quanto programmato, dopo un fermo che comporterà gravi danni per le pubbliche amministrazioni coinvolte“.

Adesso gli interventi potranno riprendere ed essere, dopo tanta attesa, portati a termine.