Le ricerche, rese complesse dal maltempo e dall’altitudine, si sono concentrate nelle ultime ore intorno alle vicinanze del passo, dove diversi escursionisti avevano avvistato l’animale. Nonostante le difficoltà legate alla neve, al freddo e alla conformazione del terreno, l’operazione si è conclusa positivamente: Dino è stato recuperato in buone condizioni e riconsegnato alla sua famiglia.
Un lieto fine che porta con sé una lezione importante. Il Parco coglie infatti l’occasione per ricordare che all’interno dei suoi confini vige l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio. Una norma che non nasce da burocrazia, ma dalla necessità di tutelare la fauna selvatica e, allo stesso tempo, gli stessi animali domestici.
Troppo spesso, infatti, i cani si allontanano involontariamente dai proprietari, perdendo l’orientamento e finendo in situazioni pericolose. Oltre al rischio per loro, si creano potenziali pericoli per le persone chiamate a intervenire, costrette a operare in aree impervie e in condizioni meteo avverse.
Questa vicenda, pur conclusa nel migliore dei modi, ricorda a tutti l’importanza della prevenzione: mantenere i nostri amici a quattro zampe al guinzaglio, anche al di fuori del Parco, è un gesto di responsabilità che tutela il loro benessere e quello dell’ambiente in cui ci muoviamo.
Dino è tornato a casa. Ma il suo smarrimento resta un monito prezioso per non abbassare mai la guardia.