VERCEIA – La montagna come memoria viva, tra sentieri e storie da non dimenticare. Sabato 13 aprile, la Passeggiata Partigiana organizzata dalla Società Democratica Operaia di Chiavenna ODV e dal Circolo Arci di Chiavenna ha visto una partecipazione sentita e variegata, nonostante il meteo incerto che fino all’ultimo ha fatto temere una scarsa affluenza.
E invece no. Da Milano, da Sondrio, dalla Val Bregaglia svizzera e naturalmente dalla Valchiavenna, in molti – dai più giovani, di appena 11 anni, fino a chi di primavere ne ha vissute 75 – si sono ritrovati lungo il percorso che da Verceia conduce a Frasnedo, luoghi che conservano ancora intatta la memoria della Resistenza.

Durante la camminata, con cui si è sottolineata l’importanza di ricordare il 25 aprile soprattutto in un momento storico in cui i valori democratici vanno riaffermati con forza, è stato anche ricordato Renato Cipriani, figura molto legata a questi luoghi. Cipriani, maestro di professione è scomparso nel settembre dello scorso anno a 84 anni, figura di riferimento per il suo impegno politico, sindacale e culturale della Valchiavenna.
“Renato è stato tante volte qui, su questi sentieri – è stato detto durante una delle soste – e camminare oggi in sua memoria è un modo per tenerlo con noi”.
Un’iniziativa che ha saputo coniugare il rigore della Storia con la dimensione umana del ricordo collettivo, nel silenzio della montagna che osserva e custodisce. Alla fine del percorso, tra volti stanchi ma soddisfatti, non è mancato un saluto pieno di speranza: “Alla prossima!”.