Bormio

A Bormio una mostra sulla rigenerazione dei paesaggi fragili dell’Alta Valtellina

Dal 13 al 27 settembre al Mulino Salacristi i progetti degli studenti del Politecnico di Milano.

Idee per preservare e valorizzare il territorio alpino. L’inaugurazione è prevista per sabato alle 17.30.

Redazione VN – 11 Settembre 2025 06:59

Bormio, Alta Valtellina, Cultura

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BORMIO – Cosa accade quando il talento e la creatività degli studenti di architettura incontrano la bellezza e la fragilità delle montagne valtellinesi? Nasce un laboratorio di idee che diventa mostra, capace di raccontare il futuro dell’Alta Valtellina attraverso progetti innovativi e visioni sostenibili.

Dal 13 al 27 settembre 2025, il Mulino Salacristi di Bormio ospiterà Progetti per l’Alta Valtellina – Rigenerazione di paesaggi fragili”, un’esposizione che raccoglie i frutti di sei anni di studi e ricerche condotti dagli studenti del Politecnico di Milano. I lavori, sviluppati all’interno del Laboratorio Tematico “Rigenerazione di paesaggi fragili. Progetto e tutela per la montagna”, offrono soluzioni concrete e immaginative per proteggere e valorizzare i paesaggi alpini, sempre più esposti a sfide ambientali e sociali.

Il percorso espositivo raccoglie i lavori svolti dagli studenti del corso di Laurea Magistrale in Architettura e Disegno Urbano tra il 2018 e il 2024, sotto la guida dei professori Stefano Di Vita, Giacomo Menini e Francesca Vigotti, con il contributo di Andrea Arcidiacono e Davide Del Curto.

La mostra, visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 17.30, sarà inaugurata sabato 13 settembre alle 17.30 e vedrà la partecipazione di amministratori locali, esperti e rappresentanti del mondo accademico. Tra questi: Fulvio Adobati (Università di Bergamo), Simone Pietro Angelone (Comune di Tirano), Samanta Antonioli (Comune di Bormio), Silvia Cavazzi (Sindaco di Bormio), oltre ai professionisti Pietro Maspes, Ilaria Peraldini e Paolo Romerio.

Il progetto nasce dalla volontà di affrontare il tema della fragilità dei paesaggi alpini, sempre più esposti a pressioni ambientali, sociali ed economiche, proponendo soluzioni innovative che tengano insieme tutela, valorizzazione e sviluppo sostenibile.

“È fondamentale che la montagna venga pensata come luogo di vita e non solo come meta turistica – sottolineano i promotori –. Le nuove generazioni hanno un ruolo decisivo nel costruire scenari capaci di rispondere alle sfide del futuro, senza snaturare l’identità del territorio”.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Bormio e coordinata dai tutor dell’edizione 2024-2025 del Laboratorio: Leonardo Borrelli, Alaà El assali e Francesca Mazza.