BORMIO – In collaborazione con l’Università Statale di Milano e il Politecnico di Milano è in essere il progetto “Idrostelvio” nel Parco Nazionale dello Stelvio. L’area protetta è un vero e proprio “serbatoio” di risorse idriche, grazie ai suoi ghiacciai e nevai che alimentano i fiumi e torrenti a valle. Nonostante siano oggetto di studio da decenni, la dinamica dell’acqua di fusione è ancora poco conosciuta.
Il progetto si propone di monitorare e studiare questa preziosa risorsa, attraverso una rete di stazioni idrometriche dislocate nelle valli più importanti del Parco. Grazie a sensori ad alta tecnologia e alla raccolta di dati meteorologici, sarà possibile comprendere meglio come l’acqua, la neve e il ghiaccio interagiscono, contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse idriche, per il presente e per il futuro.
Un progetto che non riguarda solo il Parco, ma anche gli ecosistemi a valle, fino alle pianure. “La nostra terra, e la sua acqua, hanno bisogno di essere monitorate per affrontare le sfide del cambiamento climatico”, così l’ente.