Bormio

Boom turistico in Lombardia per l’Immacolata: Livigno e Bormio in prima linea

Il ponte dell'Immacolata si rivela un trionfo per il settore turistico lombardo.

Complice un calendario favorevole e le prime nevicate, l'attrattiva della montagna ha quasi esaurito la disponibilità ricettiva.

Redazione VN – 8 Dicembre 2025 07:54

Bormio, Livigno, Alta Valtellina, Attualità

SONDRIO – I dati di Federalberghi parlano chiaro: quasi 14 milioni di italiani si sono messi in viaggio in occasione del ponte dell’Immacolata, e la Lombardia si conferma una meta prediletta, in controtendenza rispetto al dato nazionale, che vede la maggior parte dei viaggiatori restare nella propria regione (l’87,9% di chi non esce dall’Italia). Qui, il richiamo della montagna è stato irresistibile.

Il cuore pulsante di questo afflusso massiccio è, senza dubbio, la provincia di Sondrio. La Valtellina si è posizionata come la protagonista indiscussa, con un tasso di occupazione delle strutture ricettive che rasenta il tutto esaurito. A fare la parte del leone sono in particolare due perle delle Alpi: Livigno e Bormio.

Le due località, già proiettate verso il grande palcoscenico dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, hanno beneficiato di una combinazione perfetta: condizioni di neve ideali per l’apertura anticipata delle piste e una reputazione consolidata come destinazioni sciistiche di eccellenza. Bormio, con le sue storiche terme e le celebri piste di discesa libera, attrae sia l’amante dello sci alpino che chi cerca relax e benessere. La capacità di offrire un pacchetto turistico completo — sport, storia, e rigenerazione — le ha permesso di raggiungere il sold out con largo anticipo. Livigno, il “Piccolo Tibet”, vanta non solo un comprensorio sciistico all’avanguardia ma anche i vantaggi della zona extra-doganale, un driver economico che attira un turismo dello shopping di qualità, oltre a quello sportivo. La domanda di alloggi qui è stata talmente elevata da saturare l’offerta alberghiera e degli appartamenti.

L’onda lunga del successo montano non si ferma alla Valtellina. Anche le valli bresciane registrano tassi di visitatori elevatissimi, con strutture ricettive quasi al completo. Simili segnali arrivano dalla Valsassina, dove l’impianto sciistico di Bobbio ha goduto di un buon flusso di appassionati. Sulle Alpi e Prealpi bergamasche, le prenotazioni sono notevolmente cresciute rispetto all’anno precedente, confermando un trend di ripresa e fiducia nel turismo invernale.

Sebbene la montagna sia il traino principale, le città lombarde hanno mostrato una notevole vivacità. Mantova ha fatto registrare il sold out per gli alberghi nella giornata di sabato 6 dicembre, con presenze quasi piene anche la domenica. Ottime performance si sono riscontrate anche a Brescia e Bergamo, mete sempre più apprezzate per il turismo culturale e gastronomico.

Meno impattanti in questa stagione ma comunque con buone presenze sono i laghi. Nonostante la chiusura stagionale di molte strutture, il lago di Como (compreso il ramo lecchese), la sponda lombarda del Garda e i laghi varesini hanno registrato un buon numero di visitatori.

Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia, ha espresso soddisfazione per i risultati. “Il turismo si conferma un asset chiave dell’economia lombarda,” ha dichiarato, sottolineando la capacità della regione di offrire un’ampia gamma di esperienze in un perimetro ristretto: dalla neve ai laghi, dalle bellezze artistiche alle specialità enogastronomiche.

Guardando ai Giochi invernali di Milano Cortina 2026 come potenziale catalizzatore, Massoletti ha lanciato un appello per sostenere questa crescita. “Per incrementare questo trend sono necessarie politiche di destagionalizzazione, marketing territoriale e valorizzazione delle strutture ricettive,” ha concluso, indicando la strada per consolidare e distribuire il successo oltre i picchi stagionali.

Il ponte dell’Immacolata 2025 non è stato solo un successo di presenze, ma un chiaro segnale che il potenziale turistico lombardo, specialmente quello legato alle sue magnifiche montagne, è pronto per una fase di espansione.