BORMIO – I cantieri olimpici di Bormio e Livigno corrono più veloci della neve. Saranno completati entro fine novembre, con un mese di anticipo sul previsto, i lavori per la realizzazione dello Ski Stadium e dello Ski Park di Bormio, due infrastrutture chiave per i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, in programma dal 6 febbraio.
Durante il sopralluogo della Commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, il presidente Jonathan Lobati (Forza Italia) ha espresso soddisfazione per l’avanzamento delle opere: “Questi impianti rappresentano il cuore delle Olimpiadi. Sono il simbolo di un evento che lascia valore ai territori, restituendo infrastrutture moderne, sostenibili e pensate per la comunità.”
A fare il punto sui lavori è stato anche Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di CAL (Concessioni Autostradali Lombarde): lo Ski Stadium ha raggiunto il 95% di avanzamento e sarà terminato entro novembre, mentre lo Ski Park e la passerella sul Frodolfo — già inaugurata a fine ottobre — completano un investimento complessivo da oltre 21 milioni di euro, sostenuto da Regione Lombardia e Comune di Bormio.
Lo Ski Stadium, affidato alla Costruzioni Cerri di Talamona, ospiterà la “Family Lounge” e la “Hospitality Lounge”, strutture ad alta efficienza energetica con ampie vetrate, legno e pietra naturale locale, progettate per accogliere pubblico e staff durante Olimpiadi e Coppa del Mondo di sci.
Il Ski Park, costruito dalla Costruzioni Pruneri di Grosio, include la passerella ciclopedonale sul Frodolfo e nuovi parcheggi: un intervento mirato a decongestionare il traffico e a favorire la mobilità sostenibile.
La visita istituzionale è poi proseguita a Valdidentro, dove i lavori del nuovo collegamento con gli impianti sciistici di Cima Piazzi sono al 70%, e a Livigno, per verificare gli avanzamenti della Casa della Salute e del parcheggio multipiano del Mottolino, che saranno completati tra gennaio e l’estate 2026.
“Le Olimpiadi invernali – ha concluso Lobati – saranno una vetrina straordinaria per la Lombardia. Qui si vede la forza del nostro modello: efficienza, sostenibilità e capacità di fare squadra per costruire il futuro della montagna”.