Bormio

“Hopeless Dreamers”, il Parco dello Stelvio celebra 90 anni con un documentario

Il film di Luca Albrisi debutta fuori concorso al Sondrio Festival.

Prodotto da inDEEPendent productions e realizzato con il contributo del Parco, sarà presentato domenica 23 novembre.

Redazione VN – 15 Novembre 2025 11:10

Bormio, Alta Valtellina, Cultura

Parco Nazionale Stelvio
Credit photo Parco Nazionale dello Stelvio - Lombardia

BORMIO – Per celebrare i 90 anni del Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei luoghi simbolo della biodiversità alpina, il settore lombardo del Parco ha scelto un linguaggio capace di unire rigore e suggestione: quello del cinema documentario. Da questa volontà nasce “Hopeless Dreamers”, il nuovo film diretto da Luca Albrisi e prodotto da inDEEPendent productions, pensato per accompagnare lo spettatore in un viaggio tra pensiero, paesaggio e vita di montagna.

Il documentario debutterà fuori concorso domenica 23 novembre al Sondrio Festival, una delle più importanti rassegne internazionali dedicate ai parchi naturali e al cinema ambientale.

Il Parco dello Stelvio, che ha ospitato le riprese, diventa nel film non solo un set naturale, ma un vero protagonista: luogo vivo, teatro di trasformazioni e fonte inesauribile di domande.

“Hopeless Dreamers” nasce infatti dall’incontro tra ricerca scientifica e narrazione documentaristica, due strumenti complementari che permettono di indagare e raccontare la complessità degli ecosistemi d’alta quota.

Il film dà voce a ricercatori e ricercatrici che ogni giorno lavorano per comprendere i delicati equilibri della montagna: il clima che cambia, le specie che si adattano, i segnali che l’ambiente lancia e che la scienza cerca di interpretare. Ma allo stesso tempo racconta anche ciò che muove chi la scienza la fa: il dubbio, la meraviglia, la curiosità, la tensione verso ciò che non è ancora conosciuto.

“Hopeless Dreamers” si avventura sulle creste e nei silenzi del Parco dello Stelvio, tra ghiacciai, praterie d’alta quota, boschi e valli modellate dal tempo. Albrisi costruisce un racconto che alterna sguardo contemplativo e riflessione, restituendo la dimensione più profonda della ricerca: non solo un’attività tecnica, ma un gesto umano, fatto di passione e fragilità.

Per il Parco, questo documentario rappresenta un modo per celebrare il passato, guardare al presente e lanciare un messaggio sul futuro: la necessità di comprendere, preservare e raccontare la natura con strumenti sempre nuovi, capaci di coinvolgere il pubblico e di stimolare una coscienza collettiva.

Nel titolo — “Hopeless Dreamers”, letteralmente “sognatori senza speranza” — c’è l’ironia e la forza di chi continua a cercare risposte anche quando il cammino sembra incerto. Un omaggio ai ricercatori, ai custodi del Parco, a chi vive la montagna e a chi la osserva con stupore.

Il debutto al Sondrio Festival sarà l’occasione per presentare alla comunità un’opera che celebra non solo i 90 anni di uno dei parchi più antichi d’Italia, ma anche il legame profondo tra uomo e natura, tra scienza e immaginazione, tra realtà e sogni che guidano ogni esplorazione autentica.