Bormio

Scompare il segnale di Ludovica, la lupa del Parco dello Stelvio

Interrotte da ottobre le trasmissioni del radiocollare: i ricercatori temono un guasto o un atto di bracconaggio.

Una perdita scientifica importante per il progetto WolfNext e per la conoscenza dei lupi sulle Alpi.

Redazione VN – 11 Novembre 2025 15:02

Bormio, Alta Valtellina, Attualità

Ludovica lupa Parco Stelvio
Foto di Matteo Nava

BORMIO – Dai primi giorni di ottobre il radiocollare di Ludovica, la lupa catturata lo scorso 1° aprile 2025 nel Parco Nazionale dello Stelvio – settore lombardo, ha smesso di inviare segnali. L’animale, seguito nell’ambito del progetto nazionale WolfNext, rappresentava un risultato di grande valore per la ricerca e la gestione della fauna alpina. Ora il silenzio del dispositivo lascia aperti diversi interrogativi: possibile guasto tecnico, spostamento dell’animale o, ipotesi più grave, un episodio di bracconaggio.

Ludovica era la prima lupa catturata nel Parco dello Stelvio, un traguardo raggiunto dopo mesi di lavoro, preparazione e monitoraggi sul campo da parte del personale tecnico e veterinario. Il suo radiocollare trasmetteva dati preziosi per comprendere movimenti, abitudini e interazioni del predatore con l’ambiente e con le attività umane, fornendo strumenti fondamentali per gestire in modo equilibrato la convivenza tra uomo e fauna selvatica.

«Il lavoro necessario per catturare e monitorare un lupo è enorme – spiegano dal Parco – e non si tratta di un semplice esperimento di ricerca, ma di una strategia concreta di gestione. Conoscere dove si muovono i lupi ci aiuta a prevenire conflitti, proteggere le greggi e costruire una convivenza più solida tra comunità umane e natura».

Da settimane, gli esperti del Parco e i ricercatori del progetto WolfNext stanno analizzando le possibili cause della scomparsa del segnale. Le ipotesi attualmente al vaglio sono tre: un malfunzionamento del radiocollare, dovuto a fattori tecnici o ambientali; un allontanamento dell’animale dall’area di studio, ritenuto però poco probabile poiché il dispositivo avrebbe continuato a trasmettere e, infine, la possibilità più preoccupante, ovvero che la lupa sia rimasta vittima di un incidente o di un atto di bracconaggio.

Le verifiche proseguono, ma finora nessuna delle ipotesi ha trovato conferme.

«È un dispiacere profondo – afferma Franco Claretti, direttore del Parco Nazionale dello Stelvio – per l’impegno che tutti abbiamo dedicato a questo progetto e per la consapevolezza che dietro ogni dato c’è un lavoro silenzioso e condiviso, volto a rendere possibile la coesistenza tra uomo e lupo nel cuore delle Alpi».

L’assenza del segnale non rappresenta solo una battuta d’arresto nella ricerca, ma anche una perdita gestionale significativa, che riduce la capacità di raccogliere informazioni utili per la tutela del lupo e la prevenzione dei conflitti con le attività umane.