BORMIO – Due notizie significative arrivano dal Parco Nazionale dello Stelvio, che in questo inizio d’autunno aggiorna sullo stato del monitoraggio dei lupi, specie tornata stabilmente a popolare le Alpi.
Nella notte tra il 17 e il 18 settembre il team di ricerca, affiancato dal veterinario Roberto Guadagnini, ha catturato un giovane maschio di circa quattro mesi in Val di Viso. Il cucciolo, dal peso di 19,7 chili, è stato sedato per una rapida valutazione clinica e per la raccolta di campioni genetici. Non è stato dotato di radiocollare, scelta motivata dalla giovane età e dalla crescita in corso, come ha spiegato Matteo Nava, dottorando dell’Università di Milano impegnato nel progetto. Dopo le analisi, l’animale è stato liberato a breve distanza dal punto di cattura, riducendo così stress e rischi.
Parallelamente, dalle fototrappole collocate in Val Zebrù è arrivata la conferma di un passaggio fondamentale: la coppia di lupi presente dal 2023 si è stabilizzata in un branco vero e proprio. “Le immagini hanno documentato un cambiamento significativo – sottolinea Luca Corlatti, coordinatore scientifico del settore lombardo del Parco – che porta a tre il numero dei branchi nel versante lombardo, ai quali si aggiunge quello già noto nel settore trentino”.
Questi dati rafforzano la conoscenza sulla popolazione di lupi nel Parco e segnano una tappa importante nella ricostruzione della presenza della specie sulle Alpi centrali, con implicazioni di rilievo per la gestione della biodiversità e il rapporto con le comunità locali.